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Rende :: Controlli e perquisizioni: trovata una pistola ed il nascondiglio degli spacciatori.

RENDE :: 17/10/2010 :: Intensificati i controlli dei carabinieri della Compagnia di Rende in tutto il territorio di competenza. Nel corso di tali controlli i militari di Rende hanno rinvenuto una pistola, un bilancino di precisione, sostanza da taglio e materiale vario per il confezionamento di sostanza stupefacente. Nella giornata di ieri i carabinieri della Compagnia di Rende hanno effettuato numerosi controlli e perquisizioni nella zona di Arcavacata di Rende, densamente popolata da studenti universitari. Gli uomini in divisa hanno bussato alle abitazioni di molti pregiudicati e soggetti conosciuti alle Forze dell’Ordine. Hanno setacciato casolari abbandonati ed effettuato controlli su strada. Decine i carabinieri impiegati nell’azione.

Durante queste operazioni i militari hanno rinvenuto all’interno di un contatore dell’energia elettrica di un’abitazione di ignari studenti una pistola semiautomatica cal. 9X21 con matricola punzonata e con il colpo in canna pronta per essere usata. Gli studenti dell’appartamento al quale il contatore si riferiva, molto spaventati dal ritrovamento, erano all’oscuro di tutto ed hanno esternato le loro paure agli investigatori.

I carabinieri hanno sentito per l’intera giornata numerosi abitanti della zona per cercare di capire chi possa avere nascosto una pistola pronta all’uso all’interno di un contatore dell’energia elettrica e, soprattutto, a cosa potesse servire.

Sono stati passati al setaccio anche numerosi casolari nella zona di Arcavacata e, non lontano dal luogo del ritrovamento della pistola, è stato scoperto un nascondiglio verosimilmente utilizzato da spacciatori della zona. Infatti dentro una casa abbandonata sono stati trovati un bilancino di precisione, mannite utilizzata per tagliare cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi di sostanza stupefacente.

I carabinieri del Nucleo Operativo di Rende vogliono ora fare chiarezza sui ritrovamenti effettuati e capire chi possa avere occultato il materiale. Nel frattempo la pistola semiautomatica sarà inviata al R.I.S. di Messina affinché possano essere fatti i necessari accertamenti balistici che permetteranno di capire se l’arma sia stata utilizzata per commettere delitti in passato.