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Roma :: Mario Maiolo (Pd): condivido il percorso politico indicato da Pierluigi Bersani.

ROMA :: 25/06/2011 :: Condivido il percorso politico indicato da Pierluigi Bersani, ieri a Roma in Direzione Nazionale, per costruire la Conferenza Nazionale sul Partito. Un Partito che valorizzi il ruolo decisionale dei suoi iscritti, ma anche un’apertura significativa e un coinvolgimento reale degli elettori, iscritti in uno specifico albo, che deve essere strumento vero di partecipazione. Primarie aperte per l’elezione delle cariche monocratiche istituzionali e per l’elezione del segretario nazionale.

Autonomia territoriale per l’elezione dei segretari e per gli organismi regionali e locali, scollegati dalla fase elettiva del segretario nazionale; cio’ alla luce dell’esito politico inopportuno dell’elezione contemporanea dei segretari regionali e del segretario nazionale.

In Calabria questa coincidenza e’ stata esiziale e quella scelta si e’ rivelata inadeguata alla costruzione di un partito democratico calabrese forte e autorevole.

Le qualita’ politiche, il radicamento territoriale, e soprattutto, le competenze sono termini imprescindibili per selezionare la classe dirigente di un partito che per vocazione e’ partito di governo.

Un partito che ha bisogno di una organizzazione, e quindi anche di funzionari e dirigenti,  che non devono, pero’, interferire, sovrapporsi e contrapporsi al ruolo e alle funzioni della classe dirigente politica.

Cosi’ come e’ negativa la “verticalizzazione” politica correntizia, sostenuta e alimentata proprio dall’apparato burocratico, perché finisce per costruire filiere di uomini soli al comando nei diversi livelli di gestione del partito, e ostacolare la positività della contaminazione delle diverse aree politiche culturali, che attraverso il pluralismo realizza la vera forza di un partito democratico.

Aumentare il livello quantitativo e qualitativo della partecipazione, significa garantire una maggiore apertura e inclusione plurale di tipo europeo.

Allinearsi, dunque, ai comportamenti europei e’ utile soprattutto in questa fase di forte recessione economica, per regolamentare i costi della politica sia a livello nazionale che locale, garantendo autonomia finanziaria dei diversi livelli organizzativi del partito, non agendo, però, in contrasto con la realtà economica delle famiglie italiane.

La possibilità di riallacciare i rapporti tra la politica e la società, facendo tesoro anche della lezione impartita dai social network in occasione dei referendum, che purtroppo ha visto goffi tentativi di intestarsi risultati e meriti impropri, invece di comprendere e valorizzare i meccanismi veri di partecipazione che la gente ha deciso di intraprendere.

Occorre  mettere al bando i meccanismi autoreferenziali della rete: internet e’ uno strumento di critica della realtà, ma non può sostituirsi alla realtà o pensare di mistificarla.

A proposito di cio’, mi e’ venuto in mente il grande attivismo di anonimi, ma non troppo, presenti a Cosenza, che in nome di sigle surreali e poliedriche,  pensano esattamente il contrario, alimentando la diffusioni di falsità nel vano tentativo di dare credibilità a ciò che non lo ha e non può conquistare in modo surrettizio.

In questo partito e’ utile ancora crederci, e impegnarsi a costruirlo, io ci credo e contribuirò in questo, sapendo di dover superare i tentativi autoreferenziali di taluni, esasperati in questa fase di commissariamento del partito democratico calabrese, che cercano di rappresentare, millantando in nome di Bersani, un partito esattamente opposto a quello che Bersani e Letta pensano e cercano, con buona prospettiva, di costruire.