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Roma :: Prima e dopo il muro in mostra a Trastevere.

ROMA :: 03/11/2009 :: In occasione della celebrazione dei 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, 40 emblematiche immagini fotografiche saranno esposte al Museo di Roma in Trastevere. Le fotografie raccontano momenti quotidiani e carichi di emozioni apportati dalla Guerra Fredda: la creazione del Muro, che spezzò in due la città, le barbarie culturali ed emotive provocate dagli insopportabili addii, i tentativi di fuga lungo gli interminabili 155 chilometri, la caduta del muro e la felicità della popolazione libera da ogni insensata barriera.

Un Muro che è diventato un monumento involontario, teso a testimoniare un passato difficile da dimenticare e a divenire il segno più marcato del Novecento Europeo. Il grigio di quel cemento oscurava i colori, la fantasia, l'immaginazione. Fermava il futuro. Così pure la città di Berlino perdeva animazione. Non era mai luogo di approdo, ma di transito, un passaggio da una parte all'altra uguale a sé stessa, la divisione di due realtà identiche e opposte allo stesso tempo, era il riconoscersi sulla base di una differenza. I “murati” divennero vittime postume di un decennio di follia, condannati ripetutamente dai Vopos che separarono famiglie intere, fratelli da fratelli, in due mondi opposti: quello della libertà e quello dell'isolamento. Il muro impostò, non solo una linea di separazione all'interno della città, ma anche un blocco alla comunicazione della stessa Europa e del mondo intero. Dal 1961iniziò a essere costruita quella che diventò una singolare prigione destinata a uomini liberi. Il 9 novembre del 1989 la famosa Cortina di Ferro si trasforma in un documento storico e in un monito per l'avvenire affinché non si ripeta più l'errore di una tale ombra sulla libertà. Dunque la proprietà di una mostra di questo genere acquista quel contributo innegabile al processo formativo e civile, utile a riscoprire radici dolore e drammatiche della storia. Oggi, sono i graffiti e i murales ad aver preso il posto di quel colore grigio del cemento, ma la commozione suscitata in chi ha vissuto quella deprivazione non è cancellabile con lo spruzzo di una bomboletta di vernice.

Progetto realizzato dal Comune di Roma – assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali, con il CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia) di Spilimbergo e il supporto di Zètema Progetto Cultura.

Dal 24 Ottobre al 14 Febbraio 2010

Museo di Roma in Trastevere

 

Alessia Cinti

alessia.cinti@calnews.it