fbpx

Scalea :: Antonio Pappaterra: ambulatori dell’ospedale di Scalea usati come uffici elettorali.

SCALEA :: 05/03/2010 :: Se a Scalea è da considerare  normale attività  di caccia al voto l’utilizzo di strumenti e uffici che svolgono una funzione pubblica di vitale importanza come la Sanità per scopi e fini legati alle elezioni amministrative di marzo 2010, allora vuol dire che era meglio vivere in Sud Africa , dove la rivoluzione contro l’Apartheid, ha superato di netto anche queste forme di clientelismo estremo.

Per questo motivo annuncio pubblicamente che ho denunciato  ed espresso forte protesta come cittadino, attraverso un telegramma alla direzione generale dell’azienda Sanitaria provinciale di Cosenza, al prefetto di Cosenza e al Comando dei Carabinieri di Scalea, la presenza di candidati nelle elezioni comunali di Scalea che hanno trasformato uffici e ambulatori della  ex – Saub locale in un comitato elettorale. Ancora una volta ritorniamo a scontrarci contro l’utilizzo improprio di strumenti della funzione pubblica come la Sanità, utilizzati per ottenere direttamente e indirettamente, attraverso il cosiddetto metodo “Do ut Deus”, un diritto alla prevenzione della salute e alla cura che non si può negare e che solo il continuo ignorare dell’esistenza dello stesso diritto determina, di conseguenza, l’inefficienza del servizio sanitario nella zona. Dobbiamo finirla con questi maneggi di basso profilo  finalizzati ad ottenere il voto e credo sia arrivata l’ora di chiudere con la pagina medievale che ha caratterizzato e che caratterizza la nostra area, la città di Scalea e la nostra regione in tutto il mondo per inefficienza nel servizio sanitario dovuto al solito gioco della politica clientelare e legata a schemi del passato.

Il Presidente dell’associazione La Scossa

Antonio Pappaterra