fbpx

Scalea :: Antonio Pappaterra: le dichiarazioni del Presidente Scopelliti sulla Sanità non rassicurano il nostro territorio.

SCALEA :: 13/09/2011 :: <<“Occorre prendere atto delle dichiarazioni del presidente Scopelliti, a valle dei ragionamenti posti all’attenzione del pubblico nella conferenza di domenica scorsa organizzata dal comune di Scalea, nella quale si doveva parlare essenzialmente di porto e di trasporti fossilizzati, come l’aviosuperficie di Scalea, e prendere per buono, forse, la volontà affermata di salvare i presidi di frontiera, anche se su questo piano la partita è tutt’altro che chiusa, perché le parole del presidente non rispondono fin’ora ai fatti.

Bisogna evidenziare che sussistono forti dubbi sulla capacità di concretizzare quanto detto dal governatore sulla questione del riordino sanitario in Calabria e la volontà, precedentemente espressa, di chiudere l’Ospedale di Praia, anche se ora pare conformarsi una consapevolezza nuova sul presidio difeso ad oltranza dal comitato e dai Sindaci dell’Alto Tirreno Cosentino, non dimostra essere conformata da una quadro con orizzonti limpidi.

Del resto, scartando le varie strumentalizzazioni fatte a destra e a manca, i fatti parlano un’altra lingua ed una realtà di 60 mila persone lasciate in balia delle incertezze, senza considerare i numerosi turisti, non si può contenere con quattro chiacchiere per più di due giorni. Da quanto assumo dagli organi nazionali di stampa, sembra proprio che il Piano Sanitario firmato Scopelliti, sia bloccato al tavolo interministeriale Massicci ed il tentativo di farlo approvare è fallito 3 volte perché lo stesso Tavolo ha chiesto al Presidente di riallineare i conti previsti dal Piano di Rientro, ma soprattutto perché si è verificata una mancanza di equilibrio nella distribuzione delle risorse e dei servizi sanitari nel territorio calabrese: insomma i conti non tornano?

A parole povere sembrerebbe che il Piano Scopelliti, ora al riesame, è come se avesse previsto di spendere di più in un territorio che ha meno bisogno e di meno in zone altamente a rischio sanitario e quindi di tagliare i costi degli investimenti dove sono necessari per garantire l’assistenza: per questo motivo i comitati ed i Sindaci del Tirreno che difendono il presidio di Praia a Mare, non sono in mobilitazione per caso e non occupano gli uffici di Catanzaro per divertimento.

Inoltre, nelle dichiarazioni, lo stesso presidente, quando parla di risorse, sembra essersi dimenticato dei 900 milioni di euro dei fondi governativi spettanti che l’approvazione del Piano Sanitario equilibrato porterebbe alla Regione Calabria: in pratica del fondo che andrebbe così a coprire il debito ingiustamente prodotto, come afferma lo stesso presidente, dalla politica del passato, che in Calabria non può definirsi mediamente più giovane, oltre allo stesso presidente, dello stimatissimo On. Tonino Gentile, presente al suo fianco.

Non credo, a questo punto, che parlare di coraggiose scelte sia come parlare di giuste azioni politiche egualitarie sul territorio. Certamente, i 320 milioni di euro di debiti dovuti all’emigrazione sanitaria calabrese sono un segnale negativo che evidenziano mancanze di servizi sanitari eccellenti, ma tagliare dove andrebbero fatti decisi investimenti e cambiamenti di rotta e non perseguire obiettivi che portano benefici, come i 900 milioni di euro, magari solo perché sul piano di rientro ci sarebbe la firma di un altro, si potrebbe far passare come una grande scelta coraggiosa, ma è irresponsabile e il peso delle irresponsabilità, questo lo sa benissimo Scopelliti, cade sempre sulle spalle dei più deboli.

La presenza di Scopelliti a Scalea, comunque, non ha prodotto certezze nei cittadini e i dubbi sul futuro dell’ospedale di Praia a Mare e sul nostro territorio restano ancora inalterati”>>

Antonio Pappaterra
Il consigliere comunitario
Comunità Montana Alto Tirreno – Appennino Paolano