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Scalea (Cs) :: Aviosuperficie: forti lamentele sui mancati servizi.

SCALEA :: 12/07/2008 :: Altisonante il grido della locale Prociv in merito all’aviosuperficie di Scalea. Marcello Marino, responsabile della protezione civile, asserisce che “numerose persone di Scalea, paesi limitrofi e turisti, ogni giorno si rivolgono alla Prociv di Scalea, per sapere come mai il tanto annunciato servizio aereo pubblico, che doveva partire da maggio 2008, come precisato dalla Airpolicastro, società attuale, alla data odierna non risulta alcun collegamento di linea con partenza giornaliera”.

I volontari della protezione civile chiedono chiarimenti all’Amministrazione comunale uidata dal sindaco Mario Russo, chiarimenti in merito al fatto che “se ben ricordiamo – asserisce Marino –  la struttura era stata affidata a trattativa privata a titolo sperimentale per un anno alla società idroscalo turistico di Napoli. Come mai alla data odierna è gestita da Airpolicastro, è una nuova società? Per quanti anni è stata affidata la struttura a questa nuova società? Quanti investimenti ha previsto per la trasformazione ad aeroporto minore categoria 3C? Quante persone lavorano attualmente presso l’aviosuperfice? Chi è il proprietario dell’attuale impianto carburante e hangar realizzati all’interno dell’aviosuperfice? Quanti soldi entrano nelle casse comunali provenienti da questi impianti?”. Questi sono gli interrogativi ai quali, i volontari della protezione civile, chiedono risposta  ed inoltre aggiungono che “abbiamo notato con immenso dispiacere un vero disinteresse di tutti i sindaci e i politici del comprensorio calabrese e lucano e vogliamo ricordare a queste persone che l’aviosuperfice di Scalea, trasformata in aeroporto, porterà nel comprensorio quel tipo di turismo che manca, visto che mancano le vie di comunicazione terrestri, ogni giorno dall’aeroporto di Lamezia Terme scendono centinaia di turisti che con pulman vengono portati nelle località turistiche del Catanzarese, il tutto dura da aprile a settembre, e a questo serve un aeroporto, portare turismo e ricchezza nella zona”. “Pertanto noi – conclude Marcello Marino – chiediamo al nostro Sindaco e all’Amministrazione comunale, ai politici e a tutti i sindaci del territorio di attivarsi a cercare tramite pubblico appalto una società che deve investire sull’aviosuperfice di Scalea trasformandola in aeroporto, altrimenti, assisteremo solo a lanci di paracadutisti, deltaplani e piccoli aerei da turismo, allora sarà meglio smantellare tutto e restituire il terreno ai contadini per produrre ortaggi”. 

Emilia Manco