Scalea (CS) :: Cinque vincoli che bloccano un mega cartellone pubblicitario.
Il primo vincolo riguarda lo studio di geomorfologia marina in quanto zona sottratta all’edificazione punto 5, il secondo aree sottoposte a vincolo idro-geologico legge forestale del 30.12.1923 n° 3267, il terzo aree sottoposte a vincolo ambientale di cui alla legge Galasso dell’8.8.1985 n° 431, il quarto aree sottoposte a vincolo ambientale di cui alla legge 29.6.1939 n° 1497 ed ai decreti ministeriali 7.8.1967 e 22.6.1970, il quinto aree sottoposte a vincolo di cui alla legge regionale 12.4.1990 n ° 23. Gli organi sovraordinati, nazionali e regionali si sforzano di salvaguardare le peculiarità ambientali della zona S6.1 mentre qualcuno s’impegna in senso opposto rilasciando autorizzazioni. Intanto tempestivo è stato l’intervento dei carabinieri di Scalea, probabilmente interessati da qualcuno, che hanno effettuato un sopralluogo per verificare le eventuali autorizzazioni rilasciate dagli organi preposti ed hanno immediatamente ordinato la sospensione dei lavori in attesa di esaminare la documentazione. Forse, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, qualcuno vorrebbe poter innalzare un altro “ecomostro” facendo scaturire altri scandali eclatanti che già deturpano la costa dell’alto Tirreno cosentino. L’intervento dei carabinieri in sostanza è stato mirato alla tutela del sito di particolare pregio ambientale, sul quale nessuno avrebbe mai pensato si potesse intervenire alterando lo stato dei luoghi. Sulla collinetta del belvedere “Napoleone” forse, per qualcuno, non esistono vincoli e di conseguenza rilascia autorizzazioni, permessi o concessioni nonostante l’area è un “punto di osservazione e segnalazione della costa con la realizzazione di un belvedere infrastrutturato con accessi e camminamenti inserita nella zona sottratta all’edificazione punto 5 essendo fascia di territorio soggetta a studio di geomorfologia marina”.
Emilia Manco