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Scalea (Cs) :: Il Grido degli Ultimi Coraggiosi di Scalea.

SCALEA :: 08/01/2008 :: Il presidio è permanente da tre giorni, fra il tran tran di macchine e curiosi che passano solo per guardare, arriva presto la sera. Scende il buio sulle campagne della contrada Impresa, uomini e donne con bambini si preparano per la notte, il fuoco del bivacco è alto. Fa freddo, ma bisogna resistere, bisogna restare, non si può costruire un antenna per la telefonia mobile alta 45 metri a 30 metri dalle abitazioni di cittadini onesti, di gente che con sacrificio porta avanti famiglia e terra, tradizioni e focolare: questa, dicono, è Scalea o almeno una delle parti migliori, dove il profumo dei campi è ancora realtà, dove la qualità delle persone si misura in bontà.

Sono circa 520 persone, famiglie che lottano per difendere il lavoro di una vita, la prospettiva di un valore che stranamente suona di antico, la terra, lo stesso suolo sulla quale poggiare le fondamenta del futuro per i propri figli. Ma come fare con lo spettro dell’elettromagnetismo, come fare se un gigante alza impetuoso la furia invisibile di un male che non si vede o che si fa finta di non vedere? Di notte e di giorno, a decine, si danno a turno per presidiare contro l’eventualità che la multinazionale Eriksson e i suoi “scagnozzi” possano finire il lavoro e distruggere l’ultimo paesaggio rurale della città. L’incubo dell’antenna è mostruoso, ingrigisce la purezza semplice del territorio, proietta immagini di dolore, sofferenza fino alla putrefazione. In Paese spesso si parla di tumori, qualcuno parla di cause, di prevenzione, ma pochi si accorgono che sono troppi quelli che scompaiono per questo male innaturale. Dov’è la coscienza  Scalea? Cittadini! Subire il fascino del potere e parlare dell’antenna di via Impresa e della località Pantano come una cosa  lontana è come pensare di vivere sotto una campana di vetro. E’ praticamente un illusione! Oggi, chi ama la vita e crede che c’è sempre un’alba migliore per veder crescere in salute i propri figli sta con i 520 coraggiosi di via Impresa, decide di appoggiare il grido degli onesti contro un gigante di ferro armato di burocrazia e imbroglio. Oggi  chi crede e  desidera un futuro migliore deve dimostrare a se stesso che è possibile percorrere sentieri di progresso eco-sostenibile e andare in mezzo alla gente che lotta per difendere questi valori non per lanciare pietre, ma per sostenere l’identità di Scalea, per non lasciarla cadere nel baratro doloroso proposto da gente senza scrupoli, per continuare a vivere in paese da scaleoti. Ecco cosa vuol dire, in questo preciso momento,essere e stare con i ragazzi, le donne e gli uomini della contrada “Impresa”! E’ più di una questione morale e non ci si può permettere di fermarsi davanti al muro di leggi che determinano oblio e insulso, perché una legge che non rispetta la volontà dei cittadini non è legge, ma abominio antidemocratico, dittatura forzata, uguaglianza distrutta. Gli abitanti di via Impresa vivono l’incubo di questa ingiustizia legalizzata. Tre giorni fa, a notte fonda, la ditta costruttrice dell’antenna con una gru ha tentato di innalzare l’antenna, proprio nell’oscurità, per non farsi sentire. A fatto compiuto si stava realizzando un opera di speculazione contro il territorio. Il Titolare della ditta ha dichiarato di avere le autorizzazioni per fare il suo lavoro, ma chi può definire quest’ azione come giusta trasparenza? L’amministrazione comunale di Scalea ha dichiarato di essere contraria all’istallazione dell’antenna, ma il volere politico, nei fatti, non è combaciato con il volere amministrativo. Le autorizzazioni del titolare della ditta costruttrice dell’antenna sono proprio quelle del comune di Scalea. Ora si attendono le trattative di martedì presso il municipio, ma il comitato dei cittadini continuerà il presidio ad oltranza pacificamente, perché non si può lasciar morire il territorio così.<<- Siamo stanchi delle solite parole e delle solite promesse->>,ha detto il portavoce del comitato Di Cristo,<<- vogliamo adesso solo fatti concreti per avere la dimostrazione che gli amministratori sono dalla nostra parte. Difenderemo, comunque, la nostra posizione fino in fondo, costi quel che costi->>.

Per questo cittadini di Scalea unitevi al Comitato di Difesa contro l’antenna di contrada Impresa e Pantano

Antonio Pappaterra