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Scalea (Cs) :: Il Sindaco Russo contesta l’Arpacal: dati non veritieri.

Il rapporto sulla balneabilità non è attendibile per la metodologia utilizzata

 

SCALEA :: 03/07/2008 :: La diffusione dei dati, da parte dell’Arpacal, relativi alle aree di costa balneabili non convince il sindaco di Scalea, Mario Russo, che preannuncia azioni di protesta e che chiederà all’agenzia che sioccupa di Ambiente di rendere note le modalità utilizzate per le analisi e di avere i risultati delle analisi stesse, con le relative zone di prelievo dell’acqua. D’altro canto, esistono i dati del ministero che, invece, riducono di molto le acque non balneabili, solo in corrispondenza della foce dei canali e dei fiumi. «Probabilmente – ha affermato il sindaco Mario Russo – l’Arpacal ha seguito modalità particolari nelle analisi effettuate.

Non è pensabile che a Scalea l’area balneabile sia così ridotta come descrive l’Arpacal. Per questo motivo – prosegue il sindaco di Scalea – contestiamo, innanzitutto, lo schema grafico proposto su internet ed anche la metodologia utilizzata. L’Arpacal non ha mai comunicato al nostro Comune, con la trasparenza che sarebbe necessaria, il metodo utilizzato per effettuare i prelievi e il risultato finale. Chiederemo un incontro per avere delucidazioni in merito e, se necessario, andremo fino in fondo alla questione. La Regione Calabria, infatti, al nostro ufficio tecnico ha comunicato la non balneabilità delle acque a soli 150 metri, a destra e sinistra, dai quattro corsi d’acqua che percorrono il nostro territorio. Se sommiamo queste aree non si raggiungono neanche i due chilometri. Siamo certi, che per semplicità di rappresentazione grafica sul sito internet, l’Arpacal abbia tracciato le linee rosse in corrispondenza dei quattro corsi d’acqua che sfociano a mare. Per questo chiederemo le analisi e nel caso, però, andremo fino in fondo, perché siamo convinti che sia stata lesa l’immagine della nostra cittadina turistica».