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Scalea (Cs) :: Si chiede chiarezza sulla questione delle dimissioni di Galliano.

SCALEA :: 06/04/2008 :: Il gruppo consiliare  formato da Bergamo, Ciancio e Introini chiede spiegazioni sul mistero che avvolge le dimissioni del presidente dei Revisori dei Conti, Ennio Galliano, nonché la convocazione di un consiglio comunale per conoscere la verità. “La mancata notifica ai consiglieri comunali delle dimissioni di Galliano rappresenta una grave offesa a tutta la cittadinanza dal momento che il consiglio comunale è espressione della stessa.

Noi eravamo a conoscenza – si legge in una nota – della considerazione che ha il sindaco Russo dei suoi concittadini e  immaginavamo che l’elezione di Licursi a presidente del consiglio comunale sarebbe servita per appoggiare la scellerata politica del sindaco che tanti danni sta creando alla città di Scalea. E’ davvero una bella coppia che rappresenta il degrado in cui si trova la cittadina sotto tutti i punti di vista. L’ultima questione, le dimissioni di Galliano, scelto alcuni mesi fa dalla sola maggioranza, ha creato una grave ombra sulla legittimità di alcuni atti del bilancio comunale e sulla opportunità di servirsi di alcune operazioni di cosiddetta “finanza innovativa” che sarebbe un’operazione concordata tra il Comune di Scalea e una banca del Nord per diluire nel tempo i debiti contratti dallo stesso Comune, con ingenti danni economici futuri. Queste operazioni definite “derivati” o “swap” sono assolutamente negative per le casse dei Comuni tanto che il Ministero dell’Economia ha disposto un’ispezione presso il Comune di Scalea”. Che genere di rischio si sono messi in pancia i Comuni sottoscrivendo i contratti derivati?  Dopo la denuncia dell’ottobre scorso, Report ritorna questa sera alle ore 21 sul tema con una nuova inchiesta sui derivati venduti agli Enti locali. Nessuno lo sa, perché il miliardo di perdite registrato dalla “Centrale rischi” non considera le operazioni con le banche estere, operazioni che includono i derivati di credito, Credit Default Swap. “Queste ombre continuano a gettare discredito sulla nostra città e crea notevoli difficoltà ai consiglieri comunali che vogliono conoscere la verità sul bilancio comunale e sulle centinaia di migliaia di euro di spese non soggette a controllo da parte di nessuno e che probabilmente servono ad aumentare la clientela di Mario Russo. Intanto – conclude la nota – il sindaco è impegnato in questa candidatura cosiddetta di servizio e continua ad infischiarsene delle condizioni penose in cui è ridotta Scalea”.

Emilia Manco