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Scalea :: Guardia di Finanza: operazione China Town.

SCALEA :: 26/10/2009 :: Prosegue senza sosta la lotta delle Fiamme Gialle all’illecita immissione sul mercato di prodotti pericolosi per la salute dei consumatori. Ancora in evidenza i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Scalea (CS) che hanno effettuato un’ imponente operazione di sequestro di giocattoli privi del marchio CE e contraffatti, nonché di abbigliamento, pelletteria e calzature di origine extracomunitaria e di scarsa qualità.

Il sequestro effettuato dalla G.di F. è ingente in termini di quantità: si tratta infatti di giocattoli, tutti destinati a bambini, senza alcuna garanzia di sicurezza; non riportano, infatti, etichettature, né istruzioni in italiano.

Il reato in sé non riguarda solo aspetti burocratici o commerciali: la sicurezza degli articoli venduti e poi maneggiati da bambini passa anche e soprattutto attraverso controlli di qualità, che questo tipo di articoli contraffatti non garantiscono affatto.

Lo stesso dicasi per i numerosi prodotti elettrici, i quali risultavano tutti sprovvisti dei relativi marchi di certificazione e di caratteristiche tecniche.

E’ sempre più crescente lo sforzo profuso dalla Guardia di Finanza a presidio della legalità soprattutto quando, nel più ampio contesto della tutela dell’ordine e della sicurezza economico-finanziaria ed, in particolare, di quella pubblica, sono maggiormente esposti i clienti più indifesi in virtù della tenera età e, quindi, più soggetti ai rischi rappresentati da oggetti costruiti non a norma e con materiali, oltreché scadenti, soprattutto pericolosi.

Tale operazione e’ stata portata a termine a seguito di un’articolata attività dagli uomini del Nucleo Mobile in sede di Tenenza. L’operazione si e’ conclusa con il sequestro di un autoarticolato, di circa 30.000 capi d’abbigliamento, circa 2.000 articoli di pelletteria e calzature di dubbia provenienza e qualità ed inoltre il sequestro di 500 giocattoli contraffatti e congegni elettronici. I beni sequestrati, se immessi sul mercato, avrebbero fruttato oltre 700.000,00 euro a discapito degli ignari consumatori.