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Scalea :: Il sindaco, Mario Russo, replica al consigliere di minoranza Bergamo sui tributi.

SCALEA :: 05/10/2009 :: Dopo il mancato rinnovo del contratto con la società di riscossione dei tributi si è aperto il dibattito. Il sindaco Mario Russo replica alle ultime accuse lanciate dal consigliere Alessandro Bergamo e dalla minoranza in generale. «Sulla questione dei tributi – scrive Mario Russo – il consigliere di minoranza Alessandro Bergamo vede nebbie dappertutto. Per noi non ci sono dubbi; le uniche nebbie sono quelle che si addensano invece nella mente del consigliere.

Lo stesso che mi attribuisce azioni a favore della società di riscossione e non dei miei concittadini. E’ un’affermazione semplicemente gratuita: tant’è che abbiamo intrapreso un’azione legale nei confronti della società per tutelare i cittadini stessi e stiamo impiegando il personale, abbandonato dalla società quando la barca affondava, per rimettere in sesto il settore della riscossione. Non c’è, quindi, nebbia perché gli uffici sono al lavoro per risolvere un’emergenza e in Consiglio mi pare di aver spiegato in modo chiaro la situazione. Il consigliere Bergamo pensa di utilizzar la sua bacchetta magica per risolvere i problemi della nostra amministrazione, non mi pare, però, che la stessa bacchetta magica abbia funzionato in altre occasioni, quando avrebbe potuto lavorare per risolvere qualche problema della cittadina. La nostra disponibilità a fornire risposte è sotto gli occhi di tutti. In Consiglio comunale la questione Tributi non era all’ordine del giorno, eppure abbiamo aperto il dibattito. Io e l’intera amministrazione abbiamo la coscienza a posto. Bergamo ed il suo gruppo lanciano numeri presi a vanvera, trovati nel cilindro, cercando di sollevare scalpore e notizie scandalistiche. Sono proprio loro che favoriscono l’addensarsi delle nebbie. Si vuol creare confusione in una situazione, certamente difficile, ma sulla quale stiamo lavorando con attenzione e serietà, nel modo che ci contraddistingue. La storia dei tributi: quando nel 2000 ci siamo insediati – ricorda il sindaco Russo – abbiamo trovato una situazione disastrosa. C’era un incarico dato ad un consulente che è sparito portandosi via alcuni computer portatili e gli elenchi dei contribuenti. L’amministrazione aveva iniziato ad istituire, quella che venne definita una task-force. Alcuni dipendenti comunali erano stati spostati proprio per mettere ordine al sistema dei tributi. Oggi, la risposta, ancora una volta sta nei numeri: il ruolo idrico nel 2000 era intorno a soli 125mila euro, la Tarsu era bassissima. C’era una evasione diffusa nel nostro comune. In questo m
omento noi abbiamo invece recuperato riducendo il numero degli evasori ed il ruolo idrico è intorno ai due milioni di euro; abbiamo quasi decuplicato gli incassi. Per dieci anni non abbiamo mai toccato un’aliquota e questo dimostra il rispetto che portiamo per tutta la cittadinanza; è difficile trovare amministrazioni che in un periodo così ampio non hanno mai ritoccato le aliquote. Nel caso della Tarsu abbiamo operato addirittura una riduzione del 10%. Oggi, è bene ribadirlo, il debito di Italia Tributi nei confronti del nostro comune è di 330mila euro ed il contratto on tale società è giunto a scadenza e non è stato rinnovato. Ora l’Amministrazione sta lavorando per recuperare le somme. Questa è la verità dei fatti».