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Scalea :: La Sorical affigge manifesti contro il Comune ad accordo avvenuto in prefettura.

Il sindaco Mario Russo sostiene che si tratti di “ritorsione politica”

SCALEA :: 19/09/2009 :: «Le questioni aperte con ossessiva attenzione dalla Sorical nei confronti del Comune di Scalea, fino a creare disagi ai cittadini con una riduzione dell’acqua durata solo alcune ore, tanto per dare dimostrazione di una inutile prova di forza, hanno uno sfondo legato anche alle posizioni politiche». E’ quanto sostiene il sindaco di Scalea, Mario Russo, che in prefettura, mantenendo fede alle procedure concordate, ha firmato la convenzione con la Sorical per risolvere definitivamente il contenzioso aperto da anni.

«C’è da dire subito – fa sapere il sindaco Russo – che l’accordo è stato firmato e per la cifra verrà effettuata una valutazione da parte di una commissione paritetica. Per tutta risposta, mancando di savoir-faire ed evidenziando il risvolto della medaglia legato alla politica, i dirigenti della Sorical hanno effettuato nella mattinata successiva l’affissione, nel territorio di Scalea, di un manifesto che preannuncia la riduzione della portata dell’acqua e che vuole porre in cattiva luce gli sforzi fatti dall’Amministrazione. E’ evidente che il testo contenuto non ha alcun valore, ma è anche evidente che c’è la precisa volontà di colpevolizzare inutilmente l’Amministrazione comunale. Si poteva bloccare l’affissione. Ad affissione avvenuta e alla luce dell’incontro istituzionale, con l’importante mediazione della Prefettura, non posso che sostenere che si tratta di un vero e proprio attacco politico da parte di chi gestisce la Sorical. Dai dirigenti dell’azienda ci aspettiamo ora le scuse ufficiali, all’Amministrazione e, soprattutto, ai cittadini di Scalea presi in giro da chi ha agito in modo istintivo e al di là del ruolo di “arbitro” che invece avrebbe dovuto tenere. Per dimostrare la “matrice” politica delle azioni portate avanti dalla Sorical – sostiene ancora il sindaco Mario Russo – basta tornare indietro allo scorso cinque settembre. Il presidente Camo, in quella occasione ha reso alla stampa una dichiarazione pubblicata il giorno successivo dai giornali. Le stesse parole contenute nella missiva indirizzata al Comune di Scalea, partita dalla Sorical solo l’8 settembre, e ricevuta il 15. Tutto ciò conferma i nostri sospetti sui comportamenti ostruzionistici e anti istituzionali che nulla hanno a che vedere con il ruolo dell’azienda. Scorrettezze poste in atto quando le trattative erano ancora in corso e si stava cercando la migliore soluzione. Poichè il costo dell’acqua è molto elevato – sostiene ancora il sindaco Mario Russo – e scendendo, questa volta, nel terreno della politica, c’è da chiedersi quanto incidono, invece, gli stipendi dei dirigenti nella lievitazione del prezzo e quanti calabresi sono occupati in tale azienda visto che giungono voci di presenze campane, laziali e lombarde ai vertici. Sarebbe utile conoscere anche i costi della gestione Sorical, certamente elevati, che si riverberano sulle tasche dei cittadini. Mi chiedo ancora se, a fronte della nostra disponibilità nel trovare l’accordo giusto per chiudere la questione, non sia stata posta in essere, invece, un’azione, o meglio una sorta di ritorsione contro un sindaco, esponente di diverso colore politico rispetto a quello della giunta regionale. Al presidente Loiero chiedo di pubblicare sulla stampa, nel segno della trasparenza da lui tanto sbandierata, le spettanze percepite dal presidente della Sorical, dall’amministratore delegato, dai direttori amministrativo e tecnico. Chiedo ancora di rendere noto quanti e quali sono i consulenti impegnati in azienda e le somme spese per mantenere in piedi tale struttura. A Loiero chiedo, infine, se tali dirigenti sono calabresi o se provengono da altre regioni d’Italia».