Scalea :: Porto: Campilongo, troppi gli errori del sindaco Basile.

SCALEA :: 19/09/2012 :: Ancora una volta sento il dovere civico di intervenire per correggere gli errori di questo Sindaco. 1) Il primo errore, da penna blu, è di carattere logico. Il Tar ha infatti sospeso il provvedimento cui fa menzione il Sindaco (conferenza dei servizi del 3/1/12), di cui lui stesso è responsabile politicamente. Ossia, l’unica cosa che doveva portare avanti, a fronte di anni di lavoro altrui, l’ha sbagliata e sembra quasi gioirne quando dice che ’basta riconvocare la conferenza…” per ovviare agli errori (che lui stesso ha) commessi.

Per cui anche se il Sindaco volesse ovviare ad un SUO errore, riconvocando la Conferenza dei servizi in maniera legittima, l’errore è comunque riconducibile esclusivamente al suo operato amministrativo e politico e dovrebbe – CASO MAI – chiedere scusa alla cittadinanza intera e non scaricare responsabilità ed inveire sulle minoranze. Che non gioiscono affatto per questa ordinanza del Tar e che anzi sono preoccupate per come si metta a repentaglio, con cosi tanta facilità e tracotanza, la credibilità di un intero Paese.

2) Il secondo errore è di carattere politico. Infatti il sottoscritto, pur rientrando nella categoria citata dal Sindaco nella nota – stampa del 18 settembre (quella di capogruppo di minoranza) il Porto lo vuole come dimostra il proprio programma elettorale redatto insieme a tutti i componenti di ScaleAdesso. Ed il sottoscritto è arrabbiato per come il Comune ha perso ulteriormente tempo, al   Tar, per causa di chiare incapacità politiche ed amministrative di questo Sindaco che risulta troppo indaffarato a concedere contributi economici alle associazioni dei propri consiglieri ed assessori, (The Dream, Tina Lagostena Bassi ecc.) troppo indaffarato a concedere in comodato gratuito gli immobili di Scalea, troppo indaffarato a concedere (senza preventiva gara di appalto) aree consortili e servizi esterni dell‘ente a parenti e amici degli assessori, ed ultimamente troppo indaffarato a favorire assunzioni di mogli e parenti di assessori per potersi (infine) concentrare sui pubblici interessi. Pubblici interessi che, alla luce del provvedimento del Tar, questo Sindaco ha dimostrato di coltivarne ben poco, pur avendo la strada spianata dal lavoro altrui perseguito per anni;

3) Terzo errore è di carattere di presunzione. Egli, a margine del noto Consiglio Comunale aperto, rivolgendosi al Comitato Scalea 2020, ebbe a dichiarare che ’non parlava con chi faceva i ricorsi’; Malissimo! Il sottoscritto, al suo posto, ci avrebbe parlato e con tutta l’umiltà di cui necessita la Città di Scalea, avrebbe certo trovato un accordo con tutte le parti sociali per addivenire ad una soluzione. Magari ritornando proprio al vecchio progetto, a firma Prof. De Girolamo, che non è affatto disdegnato dal detto Comitato e promotore del ricorso al Tar (insieme ad Italia Nostra) a causa della presunzione del Sindaco. Ciò anche a costo di mettersi la fascia (e la faccia che lui non ha) e cercare ossessivamente i fondi pubblici per ovviare ad eventuali rinunce del privato.

Sommando gli errori sopra citati, di ignoranza giuridica, politica e di presunzione il risultato si chiama Pasquale Basile ed è la malattia di cui è purtroppo affetta Scalea da troppo tempo ormai. E di cui, pare, si sia trovata la cura in quel di Catanzaro.