Scalea :: Sanità: intervento del movimento LiberiAMO l’Italia.

SCALEA :: 25/07/2011 :: La storia, diceva Marx, è destinata sempre a presentarsi due volte: la prima in forma di tragedia, la seconda in farsa. In Italia, spesso, ci spingiamo fino ad un terzo set: la farsa della farsa. Sono sempre più preoccupanti i segnali sulla crescita del numero di famiglie che dispongono di una quantità di risorse inferiore alla soglia della povertà. Secondo gli ultimi dati INPS, il 79% dei pensionati percepisce meno di mille euro mensili lordi e di questi, il 50,8%, non arriva ai 500 euro al mese.

La finanziaria da poco licenziata dal Parlamento, dimostra, ancora una volta, come piova sempre sul bagnato, come a pagare siano sempre gli stessi e come non si intraveda futuro. Potrà mai l’economia ripartire in queste condizioni, cioè continuando a tutelare i poteri forti, o sarebbe il caso di iniziare a colpire gli speculatori e la immensa evasione fiscale? I ceti deboli vanno aiutati con iniziative di sostegno quali magari la quattordicesima per gli anziani e l’innalzamento delle pensioni più basse. Dove trovare i soldi necessari? Basta abolire gli enti inutili quali province, comunità montane, consorzi di bonifica etc. etc., carrozzoni utilizzati solo per dare prebende politiche ben remunerate. E poi almeno dimezzare  il numero dei parlamentari! È diventata una barzelletta, anzi una farsa della farsa, tutti ne parlano da tanto tempo, ma nessuno affronta il problema con determinazione perché si è soggetti al voto che, con cadenza annuale, tra comuni, province, regioni e parlamento, viene usato come mannaia. Invece si tagliano, come detto sopra, pensioni, fondi agli enti locali, si cancellano finanziamenti per la non autosufficienza e per i diritti dei disabili e si reintroducono ticket sulla salute.  Al danno, la beffa per i calabresi! Infatti ai ticket regionali, si aggiungeranno quelli nazionali,  determinando, così, il costo maggiore in assoluto sul territorio nazionale, quasi fosse la Calabria la Regione con il reddito più alto e non quella col più basso! Alla faccia del solidarismo! E gli enti locali, a causa del minor gettito, come faranno a pagare i fornitori e le aziende per i lavori eseguiti? Ed i fornitori e le aziende, se non pagati nei tempi previsti, come faranno a sopravvivere? Ed i loro dipendenti si aggiungeranno ai cassintegrati? I partiti politici tutti, come le stelle, stanno a guardare, per una legge elettorale che ricatta chi non si allinea al capo, pena la mancata nomina a parlamentare o in un listino regionale o, ancora, in qualche posto di sottogoverno. I parlamentari non vedono l’ora della interruzione estiva dei lavori del Parlamento per prendersi una meritata pausa dopo il tanto lavoro prodotto (sic!), magari in un hotel lussuoso in qualche località rinomata italiana o estera, distanti da una crisi che, comunque, non può intaccare i privilegi di cui godono, ed anche perché, magari, verrà offerta da qualche  imprenditore riconoscente. Finito il sogno delle riforme liberali che avrebbero infallibilmente salvato il Paese, la cruda realtà si presenta ogni giorno sempre più sconfortante e consiste nella incapacità di garantire i diritti minimi ai cittadini, a cominciare dal lavoro, senza il quale un uomo perde la dignità. Quale futuro per un Paese senza dignità?  E la ingiustizia sociale  provoca danni irreparabili quali i germi di razzismo e xenofobia nella popolazione. Ma dove eravamo quando tutte queste catastrofi morali e sociali si producevano? Dinanzi le tv che ci rappresentavano una realtà completamente diversa, o attenti agli opportunismi dell’ultima ora? LiberiAMO l’Italia! Se non ora, quando?

Il  Promotore Responsabile

Giuseppe Lanuara