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Scalea :: Si delinea il fronte della protesta contro il Commissario dell’ex Valle Lao.

SCALEA :: 16/06/2011 :: Ce n’è voluta ma alla fine qualcosa si sta muovendo in aderenza alle valutazioni negative della Casil  sul Commissario dell’ex Valle Lao di Scalea  espresse  ancor prima della illegittima nomina da parte della Regione. In effetti inizia a muoversi il fronte della protesta e del disgusto sulla  censurabile gestione  del  commissario straordinario Davide Gravina.

Quel fronte del no che continua a farsi sentire anche in ambito strettamente elettorale facendogli collezionare una miriade di sconfitte politiche. Lo abbiamo visto trombato indirettamente nelle elezioni provinciali di giugno 2009 e successivamente direttamente nelle regionali del 2010. Di recente nelle amministrative del 2011 e quindi nel referendum del 12/13 giugno scorso, atteso che, in quest’ultimo caso,  è stato l’unico politico di Fuscaldo a schierarsi apertamente ed anche a mezzo di comunicati stampa per la partecipazione al voto facendo registrare con il 48% circa dei votanti, una delle peggiori percentuali d’Italia, nonostante il vento nazionale spirasse diversamente e Fuscaldo fosse guidata da una colazione favorevole al voto. Nella valutazione negativa la Casil faceva e fa tesoro della conoscenza profonda del Gravina, data dalla verifica sul campo del suo modo di governare da Sindaco. Ne consegue che non ci sorprende se per l’ex Valle Lao altri iniziano a censurare l’operato del Gravina, senza essere smentiti, tirando fuori  utilizzo di risorse indisponibili per fini difformi (sembra 445.000,00 euro dal fondo della forestazione) o di assunzioni illegittime (di casa nelle gestioni Gravina) o di debiti disequilibranti (sembra circa 3.milioni di euro) o di alcune liquidazioni di  stipendi (sembra facendo ricorso al TFR della forestazione) o del corposo contenzioso con i lavoratori (si parla di  circa 200 vertenze di soli lavoratori della forestazione, acquaioli e Noc) o del fatto che il Consorzio non  abbia mai vinto una causa sotto la gestione Gravina. Basta ricordare per tutto che a Fuscaldo da Sindaco Gravina ha resistito al contenzioso di un dipendente discriminato nel pagamento delle competenze mensili, per la sua appartenenza alla Casil, e che ne avrebbe preteso soltanto le scuse. Ed invece è stato costretto ad intraprendere la strada della giustizia per una  risibile somma, poi lievitata ad euro 34,50 a titolo di rivalutazione monetaria ed euro 41,44 a titolo di interessi legali, la cui resistenza dell’Ente ha portato all’atto di precetto di oltre 500 euro, per la qualcosa è in corso addirittura procedura di pignoramento. In poche parole per la Casil la gestione censurabile del Gravina non rappresenta un fatto nuovo ed inaspettato ma la classica porta aperta da sfondare invece che la scoperta dell’acqua calda. Avevamo avvertito per tempo sia la politica che l’opinione pubblica a che cosa si sarebbe andati incontro con la nomina a commissario di Davide Gravina. Oggi non siamo certo noi a dover fare autocritica. Anche altre OO.SS. sembra che iniziano a muovere timidamente i loro primi passi contro la gestione commissariale. I sorrisetti ironici che qualche insipiente sprovveduto mostrava contro la nostra posizione, oggi non si vedono più in giro, sono spariti, ma è tardi. Nove mesi di illegittimo commissariamento e  per nulla rispettoso del mandato ricevuto dalla Regione sono incolmabili. I Governi centrali e periferici di solito chiudono il loro primo bilancio allo scadere dei loro primi cento giorni di gestione. Gravina nei primi cento giorni oltre a percepire lo stipendio con annessi  si è cimentato a dare un indirizzo irreversibile al declino ed al dispendio di risorse economiche fino ad eludere  le indicazioni regionali secondo cui la nomina risultava indifferibile per ricostituire  gli organismi ordinari. Non ci risulta che all’uopo si sia registrata alcuna evoluzione eppure il primo mandato è ampiamente scaduto. Vogliamo proprio augurarci che per rimuovere  Davide Gravina da commissario dell’ex Consorzio Valle Lao non si debba ricorrere alla giustizia ordinaria.

Franco Scrivano Segretario Generale Casil