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Scalea :: Spatariu: la solidarietà di Alessandro Bergamo.

SCALEA :: 27/09/2011 :: Il grave fatto di sangue che ha colpito la nostra comunità ci trova vicino a quanti in questi giorni soffrono per questa tragedia, dove ha perso la vita un giovane che viveva da diverso tempo nel nostro paese. Condividiamo perciò la giusta riflessione del Sindaco che responsabilmente, con il suo intervento di ieri, ha cercato di riallacciare un tessuto che rischiava di lacerarsi, minando una convivenza civile molto articolata, fra le diverse etnie locali.

Scalea resta comunque un paese plurale in quanto da oltre venti anni accoglie migranti che per varie ragioni sono costretti a lasciare i luoghi di origine per rifarsi una nuova vita, lavorare in tranquillità, costruirsi una famiglia e vivere in serenità.

Purtroppo non è il primo caso che accade e infatti dobbiamo ricordare che nello scorso mese di giugno vi è stata una rissa tra pakistani e italiani presso il centro commerciale MD con feriti di una certa gravità. Altri fatti violenti purtroppo sono da registrare continuamente, come anche in agosto tra extracomunitari.

Alla luce di tutto ciò è necessario ripensare ad un diverso modo di intervenire nel sociale, in quanto il riscontro di questi eventi non può ridursi a richiedere maggiore controllo del territorio, prevenzione e repressione da parte delle forze dell’ordine, che comunque sono presenti e riescono ad operare con grande professionalità.

Bisogna agire con una sensibilità nuova, promuovere un diverso modo di approcciarsi a queste tematiche per tentare di perseguire l’obiettivo di una vera integrazione multiculturale nel nostro paese.  Le politiche sociali del Comune di Scalea hanno bisogno di azioni che diano risultati concreti, anche attraverso il coinvolgimento di altri attori principali come la Chiesa, la Caritas e le associazioni.

Riteniamo quindi che alle dichiarazioni del Sindaco debbano seguire azioni più visibili nei confronti dell’opinione pubblica, per cui proponiamo un dibattito in Consiglio Comunale, che non può rimanere insensibile a questi eventi, ma che deve aprirsi al contributo di quanti non accettano la pericolosa deriva a cui si rischia di lasciarsi trascinare se tutti insieme non diamo una risposta forte e intelligente, adatta alla modernità dei nostri tempi.