fbpx

Scalea :: Un mercato generale della “Riviera dei Cedri”, una soluzione per i produttori.

SCALEA :: 08/11/2010 :: Il rilancio dell’agricoltura potrebbe rappresentare un toccasana per l’economia del territorio. E come promesso, il simpatizzante dell’UDC Virgilio Minniti ha raccolto le prime istanze degli imprenditori agricoli della Riviera dei Cedri. In particolare è stata rispolverata un’idea lanciata oltre un decennio fa dall’imprenditore Tonino Miceli, uno dei principali trascinatori dei produttori di peperoncino e punto di riferimento per il settore dell’intero comprensorio.

“C’è un problema – dichiara Minniti – di non poca rilevanza. L’elevato margine di prezzo che si è creato tra produzione e consumo. Un problema che potrebbe essere risolto con un mercato generale anche di piccole dimensioni per i produttori dell’area che va da Tortora a Belvedere. Attualmente c’è una variazione sostanziale dei prezzi attuata dagli addetti alla commercializzazione che va a tutto svantaggio dei produttori. Questa situazione sta seriamente danneggiando gli agricoltori e la soluzione proposta da un imprenditore serio e preparato come Miceli deve essere valutata seriamente da Michele Trematerra, nostro assessore di riferimento alla Regione. L’invito è quello di sedersi ad un tavolo di concertazione e valutare seriamente questo progetto che potrebbe fungere da soluzione al problema e da sbocco per lo forzo agricolo prodotto dal comprensorio. Questa è la politica propositiva che vogliamo. Questa è la politica che deve farsi largo a che deve superare vecchie logiche sterili che nulla hanno prodotto. Sono lontani i tempi in cui il territorio funzionava e partivano autotreni di prodotti di alta qualità e molto apprezzati sul mercato, in particolare pomodori e meloni. Oggi il comparto è in difficoltà – ancora Minniti – e servono azioni mirate e immediate. Ad esempio la coltivazione e la produzione del Cedro è già calata, basti pensare che si è passati da una produzione di 75 mila quintali nel 1970 ai circa cinque mila quintali attuali. Una soluzione – suggeritaci dal produttore Gianni Fazio – potrebbe essere quella di ridurre i costi e aumentare la produzione al fine di stimolare le nuove generazioni nella coltivazione di questo prodotto di nicchia che caratterizza la nostra terra. L’entomologia porta alla riduzione dei trattamenti che da un vantaggio anche al sistema ambientale e alla conseguente riduzione dei costi. Ci vorrebbe un entomologo che seguisse sul posto periodicamente le cedriere della zona attraverso un vero e proprio laboratorio ”.