fbpx

Scalea :: Valle Lao: Folino replica alla Casil.

SCALEA :: 07/07/2011 :: Le dichiarazioni piene di astio e di rancore alle quali ci ha abituati il segretario del sindacato a conduzione familiare della Casil, Franco Scrivano, non mi sorprendono e né possono rappresentare, per un giovane come me da tempo impegnato attivamente in politica e nel delicato settore della comunicazione, motivo di preoccupazione o altro.

E’ evidente, innanzitutto, la base fantasiosa e menzognera con cui questo personaggio, che probabilmente continua a scambiare il ruolo di sindacalista con quello di un politico, lancia accuse ed invettive, ormai a cadenza quotidiana, contro il dott. Davide Gravina e tutti i suoi collaboratori, compreso il sottoscritto.
E’ oltremodo chiaro questo atteggiamento politicamente persecutorio di cui tutti si sono resi conto e di cui nessuno, più, si stupisce.
Corre ad ogni modo l’obbligo, per ristabilire la verità dei fatti che sicuramente il sig. Scrivano fa finta di ignorare, di precisare quanto segue:
il sottoscritto non è stato scaricato da nessuno. Ho interrotto volontariamente la collaborazione con la senatrice Dorina Bianchi, non appena, per la stessa, si iniziava ad intravedere la possibilità di una nuova esperienza politica lontana da quella del mio partito, l’Unione di centro.
Stessa cosa dicasi per il comune di Fuscaldo, dove con l’attuale primo cittadino, Gianfranco Ramundo, al quale vanno comunque i miei personali ringraziamenti per la stima e la fiducia dimostratami sia nel corso della campagna elettorale che dopo, si era già da subito instaurato un rapporto cordiale (tant’è che finanche dai palchi, lo stesso architetto Ramundo, ha più volte sottolineato, pubblicamente, l’ottima gestione della comunicazione ed il positivo operato del portavoce dell’ente).
In tal senso, però, risultava assai imbarazzante ed antipatico l’eventuale prolungamento del contratto di portavoce dell’amministrazione comunale, in quanto la mia storia politica e personale, da sempre, mi ha visto e continuerà a vedermi di fianco al dott. Davide Gravina ed all’Unione di centro.
Sicuramente, il sig. Scrivano fa non poca confusione nello scorgere le differenze tra la parola “partigiano” e “coerenza”. Credere in un progetto politico, in un ideale, in determinati valori e, soprattutto, credere in persone che fanno della politica la loro passione e che quotidianamente si impegnano per il territorio, significa essere coerenti e leali, qualità e virtù di cui in pochi, oggi, possono purtroppo fregiarsi.
E sicuramente, il segretario del sindacato a conduzione familiare, volontariamente ignora i curriculum e le professionalità, preferendo perdersi in attacchi senza senso e colmi di livore ed avversione.
La nomina in seno al Consorzio di bonifica integrale dei bacini del tirreno cosentino, scaturisce principalmente da quella che è la mia esperienza maturata nel corso di ben dieci anni (che tranquillamente si evince all’interno del curriculum vitae) sia in seno alle amministrazioni pubbliche che in altro, sempre per quanto riguarda il settore della comunicazione e trova continuità di giudizio in quello che può essere un naturale e logico rapporto di fiducia tra un politico, in questo caso il dott. Davide Gravina, ed un suo collaboratore.
Questo è quanto dovevo per diritto di contradditorio e per smascherare, ancora una volta, le falsità e le menzogne di chi preferisce sbizzarrirsi nel perseguitare politicamente, come affermato in precedenza, il dott. Gravina ed i suoi collaboratori, piuttosto che tutelare gli interessi dei lavoratori, ammesso che la Casil abbia lavoratori iscritti che non siano familiari dello Scrivano stesso.
Da parte mia, sicuramente, continuerò a svolgere la mia attività di comunicatore di fianco al commissario straordinario del Consorzio di bonifica e nei ruoli che il partito dell’Udc mi affida.
I problemi di questa terra hanno necessità di essere risolti e la comunicazione è un ottimo mezzo per far comprendere e per far veicolare questa nuova stagione di cambiamento che sta vedendo l’Udc, a livello regionale, spendersi con forza ed impegno.

Giovanni Folino (Udc)

Anche da soci dell’ex Consorzio Valle Lao si leva la protesta contro l’illegittimo strapotere del commissario Davide Gravina, che persevera nel considerare l’Ente cosa privata, atteso che difformemente dal mandato ricevuto clientelarmente su indicazioni dell’assessore regionale Michele Trematerra lo gestisce nell’ordinarietà e non per la riorganizzazione degli organismi politici, imposta dalla deliberazione regionale.
La nomina per sei mesi,rinnovabile una sola volta e per un massimo di  ulteriori sei mesi,per come recita l’art.35 della legge regionale n.11/2003 non sembra impensierire più di tanto l’arroganza dello svogliato commissario, nonostante il lauto stipendio con annessi e connessi
Di onorare il mandato ricevuto, seppure illegittimamente per assenza dei requisiti, non intende saperne
In tale contesto il commissario Gravina sembra operare soltanto nell’interesse della sua equipe, sotto lo sguardo disattento, lento se non interessato di istituzioni, tanto da potere curare gli interessi di famiglia UDC senza soluzione di continuità
Viene mortificata così non solo la democrazia e quindi il rispetto che si deve al prossimo, quanto anche la professionalità interna al Consorzio, atteso che Gravina per trascinamento porta nell’Ente  il suo ex portavoce, scaricato sia dalla sen. Dorina Bianchi che dal Comune di Fuscaldo per evidente incompatibilità con il ruolo partigiano che ha caratterizzato la sua presenza nell’Ente pubblico.
V’è pure il ragioniere già assunto illegittimamente presso il Comune di Fuscaldo ed ambe due colpiti dal defenestramento politico di Gravina
Al di la che il mandato ricevuto dalla regione non consente a Gravina assunzioni, il suo fido portavoce non avrebbe potuto trovare ingresso all’ex Consorzio non solo perché non è stata esperita alcuna selezione pubblica previa verifica dell’inesistenza di professionalità all’interno dell’Ente, quanto, soprattutto, perché tale mansione è già ricoperta da personale in pianta organica ed a tempo indeterminato.
Per il secondo invece è stata trovata altra strada sempre impraticabile. Ci riferiamo all’accordo esterno stipulato con società familiare di Marcellina di Santa Maria del Cedro, dove il ragioniere decaduto dal Comune di Fuscaldo ricopre la posizione di Amministratore Delegato, mentre la propria moglie quella di Presidente, quindi completa il quartetto la sorella di questa ed il proprio marito
La gestione di risorse pubbliche ci costringe a valutare iniziative atte a riportare nel giusto alveo la spesa consortile
Ma è possibile che la classe politica calabrese non ha altri percorsi se non il nepotismo per soddisfare i propri affiliati disoccupati?
E se per spartizione clientelare risultava indispensabile dare voce al commissariamento, è possibile che nella discendenza UDC non vi fosse di meglio, per evitare di far cadere il Consorzio dalla padella nella brace?
La Casil lo aveva segnalato per tempo, gli elettori lo hanno confermato nella sequenza con l’elezione provinciali, regionali, comunali e in quelle referendaria
Solo la miopia di Trematerra e C. può ancora sostenere uno spendaccione inadempiente alla guida dell’ex Consorzio Valle Lao di Scalea