Scalea :: Valle Lao: la Casil replica a Folino.
SCALEA :: 15/07/2011 :: Egregio Direttore, siamo costretti a replicare al comunicato a firma Folino Giovanni, apparso sulla Sua testata in data 7.07.2011, la cui velina ci è stata sottoposta in rassegna stampa in data odierna, assumendo che “CalNews” aveva sospeso la comunicazione per alcuni giorni, pur nella consapevolezza che i visitatori non abbiano necessità di chiarimenti, atteso che il medesimo comunicato si commenta da solo.
Però ci impone di intervenire il rispetto proprio verso l’ospitalità di “CalNews” e nei confronti dei medesimi lettori, unitamente alle sollecitazione della base sindacale e da quanti (e non sono pochi) ci seguono nella nostra attività quotidiana tesa tutta al rispetto della legalità, spesso causa di intromissioni fuori luogo nel vano tentativo di difendere caste ed orticelli, mai l’interesse generale.
Anche il testo dal titolo “Scalea; Valle Lao: Folino replica alla Casil”, ne è la riprova.
Infatti non è una replica ma un’accozzaglia di argomentazioni incoerenti tra loro che nulla hanno a che vedere con lo spirito del nostro comunicato del 6.07.2011 dal titolo “Scalea: Dopo la Casil seguita da altre OO.SS., all’ex Consorzio Valle Lao si aggiunge la protesta contro il commissario Davide Gravina”
In essa emergono incontrovertibilmente insulti ed offese alla persona e verso la Casil, dileggiando anche la Carta costituzionale che ne garantisce l’esistenza ed il libero esercizio.
La sconcezza non ci ha sorpresi, atteso che siamo abituati al linguaggio scurrile e professionalmente scorretto di chi in nome del padrone non ha limiti e richiami ad effetto, ma vuoti di contenuto e stimolati unicamente dalla spasmodica ricerca di visibilità soprattutto per proporsi unitamente al proprio padroncino, al comandante di turno in casa UDC e ricevere l’obolo del momento.
Non va dimenticato quando l’attuale commissario dell’ex Valle Lao, ha ricevuto un incarico a mezzo servizio da parte dell’on. Occhiuto, avendo perduto il posto di Sindaco. Eravamo nel 2001. Oggi nel rispetto di quella decantata coerenza ed ideologia del replicante, ci si è buttati anima e corpo con Trematerra.
Ed allora perché si indignano quando, in luogo delle loro inesatto asserire sono invece partigiani ed appartenenti al club “dei quattro gatti” UDC di cui è palese l’occupazione della poltrona sposando ora la causa di Bersani ora quella di Berlusconi, ora di tutti e due (a Roma con Bersani separati in casa, in Calabria con Berlusconi nello stesso letto)
I pennivendoli non sono stati mai da noi presi in considerazioni anche quando siamo costretti a replicarli per dovere d’ufficio
Utilizzare l’informazione per affermare arrogantemente che la loro è la verità assoluta e non un contributo per ricercarla, quale sale della democrazia, è sufficiente a poter evidenziare la loro pochezza.
Adoperare l’arma impari e micidiale dell’insulto e della provocazione più becera mentendo sapendo di mentire non è ne da giornalista, né da pubblicista e neppure da portavoce o portaborse
Ma l’ha veramente compreso nel suo insieme il pivello di casa UDC il comunicato della Casil che lotta unicamente contro il malcostume tutt’ora imperante in Calabria e che non esclude l’ex Consorzio Valle Lao con il suo commissario?
Ma conosce tale Folino quali compiti siano stati conferiti dalla Regione al suo emblema e che non porta avanti proprio nel rispetto di quel clientelismo e malcostume che tutti affermano di voler combattere salvo poi esercitarlo a pieni voti?
Una sola verità, certamente non voluta ma purtroppo per Folino è affermata implicitamente nel suo documento, è il sottinteso invito rivolto agli elettori di associarsi all’UDC perché solo con tale atto sembrerebbe possibile partecipare al banchetto della spartizione della torta, utilizzando le risorse economiche dei bilanci formati con le tasse pagate dai calabresi
Trematerra M., UDC alla Regione e Trematerra G., UDC al Comune di Acri e in Europa , Gravina D., UDC al Consorzio Valle Lao che nomina Direttore Generale del medesimo Ente Ruggiero P..,UDC in quota maggioranza al Comune di Amantea. E quasi non bastasse anche tale Folino UDC al Consorzio, quando il posto in organico risulta già coperto da personale interno ed a tempo indeterminato.
Ora nell’imitare lo struzzo che mette la sola testa sotto la sabbia, non si accorgono che l’elettore è in agguato ed aspetta la tornata elettorale per presentargli il conto della sfiducia.
Per le loro illegittimità per quanto tempo ancora sopravviveranno sia politicamente che agli accertamenti della magistratura sia contabile che ordinaria?
50 anni di storia di sindacalismo nazionale, propugnandone azioni ed idee, non possono essere insudiciati da emeriti sconosciuti vanagloriosi e pressappochisti, nella ricerca affannosa di visibilità. Nè tanto meno da chi per incultura non sa discernere la differenza tra la politica sindacale confederale con quella categoriale e quella limitata della politica-partitica, tanto da portarlo ignorantemente a definire la Casil familiare e partito politico.
Non è che per caso il pivello di casa UDC in libera uscita, nel definire sprovvedutamente e provocatoriamente la Casil familiare abbia guardato nel proprio orticello dei “quattro gatti” se non della partita a carte a tre con il morto?
La Casil è una Confederazione Sindacale che opera su tutto il territorio nazionale in tutte le categorie merceologiche, oltre che assistere precari, disoccupati, in cerca di prima occupazione, LSU,LPU, pensionati ed extracomunitari ed è strutturata verticalmente, i cui congressi eleggono i rappresentanti legali e gli organismi operativi.
Sono a conoscenza gli sprovveduti, quando parlano della Casil e dei suoi massimi vertici, che ad essi provengono attestati di stima dalle più alte cariche dello Stato come Presidenti della Repubblica, forze armate ed inviti a cerimonie presidenziali, senza escludere quella del Santo Padre Papa Giovanni Paolo II°, anche nella sua ultima venuta in Calabria?
Proporsi arrogantemente alla pari, per ottenere della visibilità, con chi dirige una Confederazione sindacale a livello nazionale, dove collaborano anche professionisti e professori di note universitari tra cui ricordiamo quella di Pisa, è indice di mancanza del senso della misura.
In democrazia le nomine vanno fatte secondo professionalità e selezioni nel rispetto degli accordi sindacali e le disposizioni legislative o a seguito di assise congressuali e non per grazia ricevuta dall’appartenenza per arricchire amici ed amici degli amici, dilapidando le risorse pubbliche.
Questo modo non è governare, tutt’altro.
Per la Casil il sistema illegale non è soltanto quello albergante sull’ Aspromonte ma anche se non soprattutto quello da individuare tra chi occupa le istituzioni e non le rispetta ed a nessuno è permesso tirarsi fuori a prescindere dalla censura costruttiva e nel rispetto delle proprie prerogative.
Perchè se il primo rappresenta una cancrena da estirpare, il secondo ammantato dal sistema della legalità fa più danni di quello arbitrario, anche sotto l’aspetto patrimoniale.
Non è persecuzione la censura ma indice di democrazia. Ed in democrazia è indispensabile stimolare i governanti ad agire, ed a controllarne la gestione, di cui va dimostrata l’assoluta trasparenza e legalità degli atti, evitando gli insulti e le cadute di stile che offendono il vivere civile di chi ha altra educazione e diverso nome da difendere
Noi abbiamo scalato le tappe della vita, con coerenza, professionalità, stima incondizionata dei pensanti, senza mai scendere a compromessi.
Se abbiamo dato visibilità ad immeritevoli lo abbiamo fatto in quanto rappresentanti di istituzioni. Nel caso di Fuscaldo in quanto sindaco del Comune ed oggi di commissario dell’ex Valle Lao per spartizione uddiccina.
In concreto abbiamo censurato non solo l’operato privo di riferimenti delegati quanto perché non si onora la volontà regionale di nomina, allungando i tempi del riordino inteso come restituzione al Consorzio degli organismi naturali
Conseguentemente se abbiamo censurato la nomina illegittima di gregari lo abbiamo fatto nell’ambito delle nostre prerogative sindacali e nell’interesse della legalità e delle aspettative lese agli aventi diritto, senza alcun astio che non ci appartiene per cultura ancorché perché avulsa dal nostro ambiente.
Prerogative sconclusionatamente messe in discussione da ignoranti settoriali, dando conferma di non essere nelle condizioni di distinguere gli ampi poteri di una Confederazione Sindacale, tanto da definirla partito politico.
Orbene censurare sperpero di denaro pubblico foraggiando il clientelismo di cui ci sfugge il ritorno, non appartiene solo alla politica partitica inciuciona ma alla legalità di cui tutte le Confederazioni Sindacali sono strenue difensori. La Casil certamente.
Non sono “fantasiose” quindi le nostre censure sull’operato del commissario dell’ex Valle Lao per appartenenza partitica e tanto meno possono rappresentare un fatto persecutorio, quando esse trovano puntuale riscontro nei fatti
Un ulteriore solo esempio per evitare di tediare il lettore.
Sarà stata una strana coincidenza ma sia a Fuscaldo che a Sangineto non è stato redatto e quindi non approvato nei termini del 30.04.2011, il Conto consuntivo 2010 e conseguentemente i due Comuni sono penalizzati dal ritardo tutt’ora in atto nell’erogazione della seconda rata governativa per mandare avanti la gestione, rischiando, così, di non poter onorare il pagamento degli stipendi al personale dipendente alle scadenze naturali.
Ebbene tali gravità per il commissario del Consorzio non costituiscono un demerito, bensì un merito tant’è che con l’inadempiente nella sua qualità di A.D. di società familiare di Santa Maria del Cedro, il medesimo commissario ha stipulato un accordo operativo
Questi fatti sono esposti alla censura nell’ambito delle prerogative confederali e tacerle avrebbe il significato della connivenza e del venir meno al mandato ricevuto nelle assise congressuali che sono ben diverse dalla nomina per l’appartenenza partitica se non addirittura al singolo come più volte ribadito nel documento inqualificabile che si replica
Il Consorzio di Bonifica integrale dei bacini del tirreno cosentino ha bisogno di persone attive e propositive e non di ulteriore clientelismo.
Il personale va rispettato e ripagato non soltanto con lo stipendio ma anche con riconoscimenti professionali e non clientelari: Mentre dei precari va tenuta in debita considerazione la loro posizione disagiata, più degli altri.
Ai proprietari terrieri va restituita la serenità imprenditoriale e con essa la gestione della proprietà consortile che non è di certo né del commissario ed ancor meno di Tremattera anche se a volte riverito per rispetto della rappresentanza e dalla diplomazia di facciata
Costi quel che costi questa è la nostra linea.
Del resto siamo estimatori rispettosi di (E.P.) e calza a pennello la citazione: “Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui”
Franco Scrivano Segretario Generale Casil