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Soverato :: Omicidio sulla spiaggia: killer freddo e preciso.

SOVERATO :: 23/08/2010 :: Tre colpi d'arma da fuoco, una pistola calibro 7,65. Due hanno raggiunto Ferdinando Rombola' al fianco, uno alla testa. Il killer del quarantenne ucciso ieri sera sulla spiaggia di Soverato, davanti a decine di bagnanti, al figlio e alla moglie, non ha sbagliato un solo colpo. Ha agito con estrema freddezza. I particolari dell'agguato sono stati ricostruiti dai Carabinieri della Compagnia di Soverato e del Reparto operativo provinciale, che stanno tentando di fare chiarezza sul fatto.

L'unica che ha fornito elementi utili agli investigatori e' stata la moglie della vittima, presente all'omicidio insieme al figlio di appena un anno. Gli altri bagnanti, alcune decine quelli presenti secondo gli investigatori, sarebbero prima rimasti terrorizzati dalle minacce del killer e dalla scena della sparatoria, poi si sono allontanati senza fornire indicazioni. Elementi utili potrebbero venire dall'autopsia che sara' effettuata in serata o al massimo domani. L'incarico e' stato affidato al medico legale dell'Universita' di Catanzaro, Giulio Di Mizio, da parte della Direzione distrettuale antimafia che coordina le indagini. D'altronde, sulla matrice mafiosa del delitto non ci sono dubbi. Rombola' era gia' noto alle forze dell'ordine, con una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti, un'inchiesta in cui era stato coinvolto insieme al padre, e i legami con alcuni esponenti delle cosche della zona. Nel Soveratese e' in atto una faida che sta provocando diversi morti ammazzati. Gli equilibri sono saltati e coinvolgono anche i territori limitrofi delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. La chiamano la "faida dei boschi", ma in ballo ci sono gli interessi criminali su appalti, estorsioni, traffico di droga e armi. In poche parole, il controllo di un territorio particolarmente ricco, con importanti sbocchi turistici. Una quindicina i morti ammazzati in soli due anni. A dimostrazione che nulla sembra fermare l'impeto mafioso dei clan, che vogliono determinare la propria supremazia seminando morte e paura.