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59 morti, 14 sono bambini. Forse 20 i dispersi. (IN AGGIORNAMENTO)

CUTRO :: 26/02/2023 :: Si temono oltre 100 migranti morti in Calabria, sul litorale di “Steccato” di Cutro. Non c’è ancora un numero attendibile delle persone che erano a bordo del caicco partito 4 giorni fa dalla Turchia.

Papa Francesco: “molti bambini tra le vittime”

“Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese presso Crotone. Già sono stati recuperati 40 morti tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus.

Piantedosi: “tornerò per riorganizzare accoglienza”

“Spero di tornare presto in Calabria per riorganizzare il sistema di accoglienza migranti che oggi è assorbito interamente dai sindaci di alcune località”. Lo ha detto il ministro Matteo Piantedosi parlando con i giornalisti al termine del vertice nella prefettura di Crotone dopo la tragedia di migranti avvenuta stamane.

Occhiuto, “non delegare fenomeno a sindaci e prefetti, serve contributo Ue”

“È inconcepibile che la rotta tra la Turchia e la Calabria si sia consolidata negli ultimi anni nell’indifferenza generale. La nostra Regione ha accolto 18mila migranti nell’ultimo anno, ma non può essere lasciata da sola. L’Europa deve battere un colpo”.Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti fuori dalla Prefettura di Crotone.

“Chiedo al governo nazionale di continuare a fare quello che sta facendo, vale a dire di chiedere all’Ue di rendersi conto che il nostro Paese è il confine dell’Europa con 7mila chilometri di costa, e la Calabria è un pezzo importante di questo confine. Non si può delegare un fenomeno così gigantesco ai sindaci, ai prefetti e alle istituzioni locali senza il contributo dell’Unione europea”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.

Crosetto: “tragedia enorme. Fermare gli scafisti”.

“È un’enorme tragedia quella avvenuta oggi sulle coste calabresi. Un bilancio drammatico che sale di ora in ora. Le immagini delle persone scomparse, tra cui anche bambini e neonati, stringono il cuore. Si tratta di un’ennesima ferita all’umanità di tutti noi. Il dramma delle troppe vite umane sacrificate, per mero profitto, dai trafficanti di uomini e donne, meritano rispetto e dolore ma anche rabbia e reazione. Gli scafisti senza scrupoli vanno contrastati in ogni modo, con una risposta corale, seria, strutturata, che tolga loro la possibilità di sfruttare la povertà, le guerre, i cambiamenti climatici, per i loro biechi interessi. L’Europa deve far sentire la sua voce e deve essere una voce unica, corale, condivisa tra Stati e Istituzioni, battendosi per la pace ovunque, investendo nella crescita dei paesi più poveri, offrendo asilo e possibilità di ingresso strutturati, controllati, legali e gratuiti, facendo accordi con i Paesi di partenza dell’immigrazione illegale. Non dobbiamo più permettere il ripetersi di simili tragedie e nessuno può girarsi dall’altra parte. L’Italia è la porta del Mediterraneo ma le sue frontiere sono le porte di tutta l’Unione europea”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota.

Laghi sulla tragedia dei migranti a Cutro

“Quanto accaduto sulle spiagge di Cutro lascia il mondo sgomento. I corpi senza vita di bambini, donne e uomini in cerca di un futuro migliore addolorano nel più profondo del cuore l’intera Calabria e, dalla nostra regione, tutta l’Europa, che deve interpellarsi sulle responsabilità di quello che è successo. I pezzi di barcone che ancora galleggiano e sfiorano la riva delle nostre coste, i sacchi bianchi con le salme degli oltre cento fratelli, figli, amici, padri e madri provenienti da Afghanistan, Pakistan, Somalia sono il tangibile fallimento di un’umanità su cui nessuno sembra più voler investire. Il mio cordoglio è immenso nei confronti di queste persone e delle loro famiglie”. Così Ferdinando Laghi sulla strage di migranti avvenuta a Cutro a seguito dell’ennesimo naufragio.