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Tarsia :: Giorno della Memoria: medaglie d’onore anche a due diamantesi.

TARSIA :: 28/01/2011 :: Venerdì 28 in occasione del “Giorno della Memoria” presso l’ex campo di concentramento di “Ferramonti di Tarsia si è tenuta la cerimonia di consegna di  Medaglie d’Onore da parte di S.E. Prefetto di Cosenza, il Dott. Raffaele Cannizzaro,  a otto cittadini italiani, o ai familiari dei deceduti, deportati nei lager nazisti e residenti nella provinciali Cosenza. Due delle medaglie d’onore sono state concesse, con decreto del Presidente della Repubblica del 29 marzo 2010, a cittadini di Diamate: Armando Benvenuto ed Ernesto Caridi, entrambi deceduti. 

Nel corso della suggestiva cerimonia di ieri  a ritirare le onorificenze per i loro familiari Giuliano Benvenuto, figlio di Armando Benvenuto e Francesco ed Antonio Caridi, rispettivamente nipote e figlio di Ernesto Cariti. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Diamante era presente l’Assessore al Turismo e Spettacolo, il Dott. Franco Maiolino, che ha voluto sottolineare l’importanza del conferimento  delle due medaglie, che rendono il giusto onore  a due  cittadini di Diamante che sono stati testimoni diretti  ed  hanno vissuto  una delle pagine più buie e tragiche della storia dell’umanità. L’Assessore Maiolino ritiene la giornata di oggi un forte  momento di condivisione della memoria, che invita tutti alla riflessione ed all’impegno affinché gli orrori di quegli anni non si ripetano più e venga così bandita ogni forma di intolleranza. Armando Benvenuto  dopo l’8 settembre 43 venne fatto prigioniero dei nazisti a Durazzo (Albania)  ed internato in un campo di concentramento in  Germania. Nel corso della sua prigionia fu trasferito in diversi campi: Zschopau, Zwichau, Canisberg,  Hartmannsdorf. Fu liberato nel giugno 1945 dalle truppe dell’Armata Rossa. Ernesto Caridi venne anch’egli fatto prigioniero  nel  settembre del 1943 dai nazisti a  Durazzo e deportato nel lager di  Konigsberg. Dopo qualche tempo venne trasferito nel campo di concentramento  di Hartmannsdorf in Sassonia. Nell'aututnno del 1944 venne di nuovo trasferito nel lager di Zschopau e poi in inverno in quello di Zwickau. Infine nel campo di Dresden dove venne liberato nel  maggio del 1945 dalle truppe sovietiche.