GUARDIA PIEMONTESE :: 25/05/2025 :: Torna a Guardia Piemontese (Cs) il Festival delle Riforme Culturali (CFR), giunto quest’anno alla settima edizione, in programma dal 3 al 5 giugno 2025. Un evento ideato e organizzato dal Centro Culturale Gian Luigi Pascale, in collaborazione con il Comune di Guardia Piemontese, e con il prezioso contributo scientifico del Prof. Giovanni Agresti, Direttore regionale dell’Agence Universitaire de la Francophonie (AUF) per l’Africa del Nord, e dell’Associazione LEM Italia (Lingue d’Europa e del Mediterraneo).
Un festival per ripensare il mondo
Nato per offrire uno spazio di incontro autentico e di riflessione profonda sui grandi temi della contemporaneità, il CFR si conferma come un appuntamento di rilievo nazionale e internazionale. Lontano da dinamiche spettacolari o commerciali, il Festival valorizza il dialogo tra persone impegnate nel promuovere cambiamenti culturali edificanti, attorno a parole-chiave come diversità, sostenibilità, memoria, linguaggio, democrazia e saggezza.
La location stessa è simbolica: Guardia Piemontese, “isola linguistica” occitanica della Calabria, rappresenta un luogo di resistenza culturale, testimonianza vivente della memoria valdese e scrigno di una ricchezza paesaggistica e linguistica straordinaria.
Il tema 2025: “La rivoluzione inutile? Dal culto dell’intelligenza alla fioritura della saggezza”
Il titolo scelto per l’edizione 2025 invita a riflettere criticamente sulla contemporanea fascinazione per l’intelligenza artificiale (IA), spesso esaltata come soluzione universale senza interrogarsi sulle conseguenze ambientali, sociali, culturali e giuridiche. Il Festival propone invece un cambio di paradigma: dalla performance alla robustezza, concetto mutuato dalla biologia che indica la capacità di adattarsi alle fluttuazioni senza perdere stabilità. In questa prospettiva, il CFR esplorerà come le lingue, le tradizioni e le culture minoritarie possano rappresentare modelli di resistenza creativa e sostenibilità umana.
Il progetto europeo MUS LaMiRé
L’edizione 2025 ospiterà anche il progetto europeo ERASMUS+ “Musique et langues minoritaires régionales (MUS LaMiRé)”, promosso da Lira Transalpina (Francia), IDENTITET (Croazia), Associazione NED (Italia) e Centro Culturale Gian Luigi Pascale. Il progetto punta a valorizzare la diversità linguistica attraverso la musica, sostenendo le lingue minoritarie e la transizione digitale dei musicisti europei.
Ospiti illustri e attività culturali
Il CFR 2025 ospiterà studiosi, artisti, giornalisti, educatori e ricercatori di livello internazionale. Tra gli ospiti:
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Giovanni Agresti, sociolinguista e direttore AUF
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Alessia Antonucci, giornalista e autrice
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Franco Borgogno, divulgatore ambientale
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Claudia Farina, scrittrice e giornalista
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Olivier Hamant, biologo francese, teorico della robustezza
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Andrea Maraschi, antropologo dell’alimentazione
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Stefania Tufi, docente di sociolinguistica all’Università di Liverpool
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Lassaad Hedhili, esperto in agrorisorse e cooperazione internazionale
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Angelica Artemisia Pedatella, regista teatrale e madrina del Festival
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Marco Fratini e Vincenzo Tedesco, studiosi di storia valdese e medievale
Tra le associazioni partecipanti:
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LEM-Italia, promotrice dei diritti linguistici
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IDENTITET (Croazia), per la cultura arbëreshë
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Lira Transalpina (Francia), attiva nella musica antica
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NED, promotrice di sinergie europee per la sostenibilità
Un programma ricco e articolato
Il programma del CFR 2025 è vario e pensato per pubblici eterogenei:
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3 giugno: apertura ufficiale, presentazione del progetto MUS LaMiRé, conferenza storica sui valdesi, e il concerto di Sergio Berardo (Lou Dalfin), gruppo simbolo della musica occitana.
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4 giugno: escursione lungo i Sentieri Valdesi con momenti musicali, racconti storici e interventi ambientali; nel pomeriggio, conferenza su “Saggezza in azione: proteggere i territori” con Franco Borgogno, Alessia Antonucci e Olivier Hamant; la sera, esibizione musicale dei partecipanti al progetto Erasmus.
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5 giugno: celebrazione della Giornata della Memoria con cerimonia commemorativa e dibattito sull’Intelligenza Artificiale presa sul serio; visita guidata a San Marco Argentano, con performance teatrale e chiusura musicale del Festival.
Protagonista la lingua occitana
Grande spazio sarà dato alla lingua occitana di Guardia Piemontese, celebrata come simbolo di resistenza, memoria e vitalità. Attorno a essa ruoteranno eventi, conferenze, visite guidate, letture, concerti, spettacoli teatrali e laboratori linguistici, in un dialogo tra tradizione e innovazione.