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Verbicaro (Cs) :: Truffa e falso, sotto in chiesta anche una Artigiano.

VERBICARO :: 27/05/2008 :: Per l’alluvione di Ceriana, in provincia di Imperia, sono imputati anche tre calabresi tra i quali un artigiano di Verbicaro. Truffa e falso sono le accuse contestate a una coppia di coniugi di Ceriana, a un geometra e a cinque artigiani che sono comparsi davanti al Gup, Eduardo Bracco, di Sanremo per l’udienza preliminare al processo che mira a far luce su una serie di finanziamenti che la coppia avrebbe indebitamente percepito, a parziale risarcimento dei danni provocati dall’alluvione del 2000.

Nel mirino della magistratura una serie di false fatturazioni e la perizia asseverante i danni provocati dall’alluvione che non corrisponderebbero alle opere realmente realizzate dalla coppia. Si parla di una fattura di 31.562 euro per lo scostamento e il rifacimento dell’intonaco di alcuni locali, la sostituzione della pavimentazione e la rimozione di alcuni serramenti in metallo, un’altra fattura di 1.600 euro per le tinteggiature di alcuni locali dell’appartamento. Si parla di false fatturazioni per diverse decine di migliaia di euro. Gli imputati sono i coniugi Antonio Onda e Angela Brezzo, di 79 e 76 anni, il geometra Agostino Priori, 66 anni, di Taggia e gli artigiani Francesco Di Giorno, 69 enne di Verbicaro, Biagio Congiusti, di 44 anni di Sanremo, Domenico Stellitano, di Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) di 32 anni, Antonino Stellitano, 56 anni di Staiti (Reggio Calabria) e Silvio Spina, 54 anni, di San Marzano di San Giuseppe (Taranto). Anche altre fatture per la demolizione di un pavimento, del pianerottolo del vano scala condominiale con rimozione della porta di ingresso, posa in opera delle scanalature, sostituzione tubi impianto elettrico condominiale e rifacimento dell’intonaco. Davanti al Gup, Eduardo Bracco, si è conclusa con lo stralcio di una posizione, per difetto di notifica e con il rinvio al prossimo 7 novembre, l’udienza preliminare all’inchiesta per truffa e falso che vede sul banco degli imputati otto persone tra cui Francesco Di Giorno di Verbicaro.

Emilia Manco