fbpx

Scalea :: Si ripete la porcata politica sull’ex Valle Lao.

SCALEA :: 10/12/2010 :: La reitera del commissariamento dell’ex Consorzio Valle Lao di Scalea e la rinomina del Sindaco di Fuscaldo Davide Gravina, da parte della Regione Calabria, ci indigna non poco e non soltanto per il fatto che la politica sia prepotente e non rispettosa delle regole della democrazia  quanto perché, pur in presenza di un Ente ancora utile alla causa del tirreno cosentino, vi si  operi ancora all’interno della logica della spartizione partitica immeritevole.

Mettere in atto percorsi diretti ad aggirare le decisioni del Tar di sospendere l’esecutività della deliberazione della Giunta regionale, relativa al commissariamento ed alla nomina del Sindaco UDC di Fuscaldo Davide Gravina, voluta dall’on. UDC Michele Trematerra, non fa che allontanare la gente comune dalle istituzioni e dal rispetto che invece dovrebbe avere dalle decisioni della Magistratura

Una vera porcata politica.

Se un politico, rispettosamente parlando, non è riuscito in due legislature a migliorare le sorte del proprio Comune, rendendolo irrecuperabile anche sotto l’aspetto della legalità, si può mai sperare che possa rimuovere le incrostazioni che certamente si registrano nel Consorzio e che soltanto un’amministrazione ordinaria e scelte oculate e politiche potranno rimuovere?

L’imminente scadenza elettorale e la possibile non rielezione, e quindi la perdita del proprio sostentamento, non può giustificare l’arroganza con cui si gestisce  il denaro pubblico.

Così facendo il rampollo di casa Trematerra non avrà spianata la strada del successo politico, atteso che il popolo è stanco delle corruttele e delle clientele, anche se apparentemente non le disdegna per bisogno.

I tempi di prima ed anche di seconda Repubblica concettualmente sono seppelliti, immaginiamoci quali prospettive politiche si potranno avere perseverando nel nepotismo becero.

Ormai non si tratta ne di congiuntura e ne di assestamento ma di radicamento di una sottocultura provocatoria che mira a consolidare l’interesse di parte anziché favorire quello generale.

Avevamo preannunciato in campagna elettorale che Scopelliti  avrebbe incontrato enorme resistenze all’interno della sua coalizione di quanti non vogliono il cambiamento ma il tanto peggio tanto meglio.

Ma ciò non giustifica che non si possa fare a meno dei mestieranti della politica, mettendoli alla porta di malo modo, anche se dovesse produrre dolori devastanti

Benché i tempi siano cambiati il Presidente Scopelliti non dovrebbe dimenticare la scuola del “meglio un giorno da leone che 100 anni da pecora”.

In quanto alle valutazioni politiche sul Sindaco di Fuscaldo Davide Gravina non abbiamo nulla da aggiungere al suo  quadro clinico se non alcune delle sue ultime censurabili iniziative che vanno da ulteriori illegittime assunzioni, all’impiego dei lavoratori LSU.LPU difformemente dalle disposizioni di legge; dal danno erariale che non tarderà ad arrivare dalla Corte dei Conti, alle innumerevoli deliberazioni di censure della medesima Corte dei Conti  e che non giungono all’esame del Consiglio; dalle violazioni delle disposizione sulla trasparenza, all’indebitamento trentennale della comunità fuscaldese, su cui cadranno anche le pessime scelte del Gravina e C. di gravare la spesa pubblica  di oltre sei miliardi di vecchie lire di soli interessi per la rimodulazione dei mutui del 2007 e quella deliberata di  recente, per ripianare i disastrati bilanci comunali resi tali da una politica imbelle e per nulla rispettosa dei doveri rivenienti dal mandato; dalla messa in vendita di immobili per pareggiare i bilanci, pur in presenza di asta deserta, alla transazioni per circa 100 milioni di vecchie lire per riconoscimento di debiti prescritti, su cui sarà interessata la magistratura ordinaria e contabile; dalle gratuite gravi  affermazioni sul tecnico comunale per non aver inteso approvare atti illeciti, all’ormai cronico ritardo nella liquidazione delle competenze mensili del personale; dalla liquidazione di indennità non dovute a favore di benvoluti dipendenti, alla gestione disastrosa del personale, al concorso di assunzioni fotografia illegittimi ed illeciti.

In definitiva null’altro che un aggravarsi di una politica pericolosamente fallimentare e del non ritorno e che non si sarebbe dovuta augurare all’ex Consorzio Valle Lao di Scalea, da affidare, invece, ad un’amministrazione ordinaria legittimamente eletta, anche se da attenzionare. Ma mai a quella straordinaria e  men che meno al Sindaco di Fuscaldo Davide Gravina.

Franco Scrivano Segretario Generale Casil