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Aieta: arte moderna e costumi calabresi.

AIETA :: 02/08/2007 :: Sono state inaugurate nelle sale del Palazzo Rinascimentale di Aieta le due mostre su “Arte in Calabria 1960-2000” e “Così Vestivano”, promosse dall’Associazione “Rinascimento”, presieduta dal giornalista Rai, Gennaro Cosentino. La prima mostra è l’antologia di quarant’anni di arte nella nostra regione, e presenta opere della collezione del Maon di Rende, di firme come Francomà, Lo Russo, Luigi Magli, Pangaro, Garcia, Pingitore, Gallo, Flaccavento, Cauteruccio, Pirri, Telarico, Violetta, Turchiaro, Anelli, Guerrieri, Solendo, Malice, D’Ambrosi, Toscano, Correggia, Zaffina, Perrone, Romanello, Arabia, Pingitore, Pujia, Veneziano, Dominelli, Pancari Doria, Ceccobelli, Parentela, alcuni dei quali presenti all’inaugurazione, ma anche di artisti scomparsi, come Di Sarro, Salatino, Ruffolo, Ferro, Caruso ed il grande Mimmo Rotella.

Si tratta di un imponente allestimento, realizzato in collaborazione con il Centro Capizzano di Rende e curato da Tonino Sicoli. Di altro genere e di grande impatto la seconda mostra che propone una galleria di abiti del ‘500 realizzati, in esclusiva per l’Associazione, dalla stilista e creatrice di costumi Maria Capalbo con Sartoria in Acri, premiata con una targa dalla “Rinascimento” che l’ha definita “Artista magistrale”. Le due iniziative culturali, denominate “Arte a palazzo” si inseriscono in un progetto più vasto “Arte nel borgo” e sono il risultato di una sinergia col Comune di Aieta, l’Assessorato alla Cultura della Regione, la Provincia di Cosenza, Assessorato alle Politiche Culturali, la Federazione Calabrese delle BCC e il Rotary Club Riviera dei Cedri. “La cultura – ha detto il presidente dell’associazione, Gennaro Cosentino – non può essere stagionale, cioè non solo estiva, ma il frutto del lavoro di un intero anno. Solo così può avvenire una radicalizzazione del messaggio culturale insieme alla promozione dei luoghi”.