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Belvedere Marittimo :: Evento culturale con gli studenti dei Licei “Tommaso Campanella”.

BELVEDERE MARITTIMO :: 27/10/2011 :: L’evento culturale dal titolo Educare all’onestà oggi nella famiglia, nella scuola, nelle istituzioni si svolgerà venerdì 28 Ottobre 2011 dalle ore 10:30 presso i Licei “Tommaso Campanella” di Belvedere Marittimo (Cs). L’evento organizzato dalla Pro Loco del Tirreno, di Belvedere Marittimo è un evento che va ad arricchire le tante iniziativa (durante l’anno) di carattere culturale rimarcando l’importanza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

L’evento culturale con la presentazione del libro Educare all’onestà oggi a cura di Michele Borrelli e Giuseppe Serio traccia con certosina ricerca il significato e il valore dell’essere onesto infatti, l’onestà è la persona, luogo in cui l’archetipo è impresso nella profondità dell’anima e, forse, anche dell’immaginazione, luogo dell’incantesimo o dell’utopia che, te ne innamori.

L’onesto è persona, è l’onestà in persona che agisce in conformità della legge dello Stato e, per i credenti, della coscienza in cui è riflesso il volto di Dio. L’onestà è una virtù necessaria ma al contempo difficile. E’ sufficiente, tuttavia, dare un rapido sguardo al passato per documentare, come fin dall’albore delle civiltà questo contrasto onesti – furbi rappresenti il cuore dello sforzo di umanizzazione, essendo diventato il leit motiv che accompagna in tutte le società la quotidiana lotta per la sopravvivenza e lo sforzo della civile convivenza.

In realtà non c’è società che possa sussistere se al suo interno non viene rispettato il principio dell’onestà ed i numerosi valori connessi con questo principio, che vanno dal rispetto della verità e delle persone alla fiducia reciproca, dalla giustizia alla coerenza, dalla fedeltà agli impegni al senso di responsabilità, dalla pazienza al riconoscimento delle debolezze, proprie e altrui, non ultimo alla tolleranza e disponibilità accogliente verso la diversità. Onestà cioè sinonimo di coerenza e sincerità e, soprattutto, assumersi l’onere di essere se stessi, avere la consapevolezza di essere ciò che si è con coraggio di non piegarsi all’illegalità, e soprattutto fare e dare il proprio con senso di cittadinanza attiva.

Tracciare quello che deve essere il cambiamento reale, con la condizione di realizzare momenti di scambio culturale ma soprattutto identificare le necessità che partono dall’essere onesto per proseguire verso obiettivi che oggi diventano vitali: lo stare insieme, in condivisione e cooperazione secondo un’etica sociale, nel parametro della razionalizzazione e nella concreta fattibilità della rete.

Avviare un percorso dialogico tra diverse personalità, in un certo senso, è una questione di onestà perché esige sempre il rispetto della coscienza e dell’intelligenza, con la ricerca di terreni comuni di incontro. Il senso della comunità allargata contro la logica dell’individualistico, far scoprire le opportunità di una comunità allargata fatta da legami di fiducia, di legalità e di compiti sociali.

Il processo trasformativo della società è anche frutto della volontà, della tensione verso un ideale di relazioni sociali e dell’adeguamento ad esso del sistema di istituzioni. Non si tratta di processi lineari né agevoli: spesso i progetti di cambiamento sono molto avanzati rispetto alla capacità di trasformazione interna delle istituzioni.

La fase di transizione che stiamo vivendo richiede che si operi contemporaneamente per decostruire atteggiamenti e convinzioni apprese in contesti socio – culturali diversi, e per promuovere, anche grazie a quello che fenomeno logicamente viene chiamato ampliamento del campo di esperienza, nuovi apprendimenti finalizzati all’organizzazione e alla partecipazione. Entro questa cornice l’educazione all’onestà va inserita nell’alveo dell’educazione sociale.

L’educazione morale passa attraverso processi relazionali e la moralità stessa si configura come un processo di acquisizione di coscienza e di apprendimento graduale; l’onestà culturale favorisce l’amore per il vero e spinge ad andare oltre le apparenze, trasformando la cultura in impegno personale di divenire uomini completi.

Oggi bisogna pensare e riflettere che “ l’impegno comune” individuando quelle che sono le varie peculiarità, è sempre più importante, può risollevarci sotto l’aspetto economico ma soprattutto sociale in una direzione che il bene comune deve avere il coinvolgimento propositivo di tutti gli strati sociali, facendo emergere il valore del merito con la rappresentazione dei giovani nell’agglomerato saggio delle persone anziane.

Un Alto Ringraziamento alla Dirigente scolastico Maria Grazia Cianciulli e al suo staff, a Luigi de Sena, Giuseppe Serio, Michele Borrelli, Gianni Malgeri.