Catanzaro :: La Cisl di Cosenza interviene sulla soppressione dei treni in Calabria.
CATANZARO :: 14/01/2012 :: La Calabria sempre più lontana dal resto d’Italia. Dopo i tagli e la soppressione di treni nazionali e regionali del dicembre scorso si assiste alla scomparsa quasi assoluta del trasporto ferroviario nella nostra regione e ad una situazione di crisi del trasporto pubblico locale. In Puglia e Calabria sono stati eliminati due collegamenti notturni andata/ritorno per la città di Roma. Sulla linea Jonica calabrese, soppressi due collegamenti notturni andata/ritorno per Milano e due diurni.
Nel totale 21 treni dall’11 dicembre scorso non effettuano più fermate in Calabria, per cui la regione, non dispone di alcun collegamento ferroviario diretto per il Nord. Trenitalia la pensa diversamente e parla di novità. “E’ stata salvaguardata l’offerta notturna dei treni a lunga percorrenza con la creazione dell’hub (un capolinea) di Roma Termini. La nuova organizzazione – spiegano – ha consentito ai viaggiatori calabresi che utilizzano un treno notte di usufruire di una tariffa agevolata per l’effettuazione del successivo percorso su un treno ad alta velocità”. Tonino Russo, segretario generale della Cisl di Cosenza è sul piede di guerra.
“Non è bastata la marcia su Roma dei sindaci meridionali, lo scorso 7 dicembre. Non è bastato il dialogo, cercato più volte dagli stessi sindaci, con l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. E non corrisponde a verità che i tagli non ci sono stati parlando impropriamente di “tariffa integrata”. Da quando sono entrati in vigore i nuovi orari, il 12 dicembre, non solo sono scomparsi i treni a lunga percorrenza, ma c’è stato un incremento vertiginoso dei costi a carico degli utenti.
Il trasporto ferroviario è un servizio sociale fondamentale, se il sud resta marginale non c’è nessuna possibilità di salvare l’Italia. E in Calabria, – sottolinea Russo – assistiamo ad un pericoloso arretramento. Parole come mobilità sostenibile, trasporto su rotaia di merci e persone, che dovrebbero essere al centro di un sistema moderno di trasporti, sembrano cose dell’altro mondo, sicuramente non di questo mondo, non del mondo calabrese, tagliato fuori da ogni collegamento, relegato a periferia della periferia. Tutto questo, senza che si registri un sussulto, un moto di orgoglio della politica calabrese. Lo dico con amarezza, – afferma Russo – non c’è più nemmeno un treno anche solo per emigrare.
Mentre i pendolari cosentini assistono alla soppressione sistematica dei treni locali Paola-Vaglio Lise. La nostra rivendicazione è finalizzata alla creazione di un Sistema dei trasporti integrato, incalzando il Governo Nazionale a far emergere e utilizzare le tante risorse finanziarie incagliate. In questa direzione, per ciò che attiene alla Provincia di Cosenza, riteniamo necessario puntare su alcune infrastrutture di interesse strategico per costruire un funzionale “Sistema integrato delle Reti di Trasporto e della Logistica”, quale obbiettivo fondamentale per fare della Calabria un Territorio Strategico” negli scenari nazionali ed internazionali, a partire dal Bacino del Mediterraneo e dalla creazione dell’area di libero scambio.
Occorre puntare all’ammodernamento delle rete ferroviaria calabrese, esclusa anche dallo scenario dell’Alta velocità. Non è più accettabile – prosegue il segretario Cisl – l’esclusione da ogni piano di investimento dell’ammodernamento della linea Jonica. I 320 km (Sibari –Melito Porto Salvo) vanno elettrificati, vanno raddoppiati le tratte ricadenti nei bacini territoriali più significativi, al fine di poter creare un sistema metropolitano di superficie moderno e funzionale.
Consideriamo necessario, inoltre, potenziare ed ammodernare la linea trasversale Paola-Sibari, dorsale di collegamento nazionale e regionale fra Ionio e Tirreno, anche per incentivare il trasporto su rotaia delle merci che da Gioia Tauro possono essere dirottati sulla linea adriatica. Parimenti – continua – il segretario generale Cisl, Russo – è indispensabile il completamento in tempi brevi dei lavori di ammodernamento della A3, la realizzazione dei nuovi lotti della S.S. 106 nei tratti Sibari – Crotone e il completamento di quelli già progettati, ammodernamento, manutenzione e messa in sicurezza degli assi trasversali Guardia Piemontese – S. Marco Argentano-Sibari, la Tarsia – Corigliano, la Longobucco – Mirto, la Sibari – Acri.
E’ necessario, infine, – conclude Russo – puntare al potenziamento, attraverso lo sblocco dei Fondi FAS, delle infrastrutture di servizio del Porto di Corigliano che da qualche anno è inserito all’interno del circuito autostrade del mare e che può costituire, in considerazione della creazione dell’area di libero scambio nel Mediterraneo, un fattore di sviluppo territoriale. Come pure la costruzione dell’aeroporto della Sibaritide deve essere considerato un obbiettivo importante per migliorare il sistema di mobilità della regione.