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Cetraro :: Nave veleni: ora chi ci ripagherà dei danni subiti?

Mario RussoIl vice presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Mario Russo (Pdl), interviene sulla vicenda della Nave dei veleni

CETRARO :: 31/10/2009 :: «E’ ora chi ci ripagherà dei danni subiti. Sarà la Regione Calabria forse?». Il consigliere provinciale Mario Russo del Pdl affonda il coltello nella piaga, dopo le recenti notizie positive sul contenuto della nave Catania affondata al largo di Cetraro durante il primo conflitto mondiale. Un grande equivoco che ora bisogna chiarire adeguatamente.

«C’è da chiedersi – aggiunge il consigliere provinciale Mario Russo – perché il centrosinistra ha suscitato clamore, ha agitato le piazze, ha addossato responsabilità prima ancora che si conoscesse il contenuto della nave. C’è da chiedersi perché il centrosinistra continua ad agitare fantasmi, anche alla luce delle ultime notizie, sollevando ancora dubbi e ipotizzando, chissà perché, imbrogli o depistaggi. Non se ne può più. Se tutti avessero tenuto una condotta più seria, pensando anche ai risultati negativi che tale inutile vicenda avrebbe raggiunto, avremmo incassato meno danni per il turismo.

Non c’è dubbio – afferma con forza Russo – che a questo punto bisogna chiedere le “ragionevoli” dimissioni dell’assessore regionale Greco. La Regione potrà e dovrà risolvere la questione investendo denaro nell’alto Tirreno cosentino e favorendo tutte le strutture che operano con il turismo. Sarà un modo per ripagare i cittadini di tanta inutile pubblicità negativa. Ci sarà bisogno di migliorare i servizi per poter offrire ai futuri turisti e ai villeggianti un senso di normalità. Bisognerà investire in pubblicità perché l’ondata mediatica negativa della notizia non ne troverà mai una uguale e contraria in senso positivo. Bisognerà investire in depurazione, nel monitoraggio dei corsi d’acqua. È questo che vogliamo.

Il tam-tam generato ha fatto colare a picco un’intera regione. Nessuno si è mai chiesto se davvero ci fossero gli elementi per giustificare tutto il movimento generato. Personalmente – prosegue Russo – non ho mai voluto “manifestare” perché ho sempre e solo ritenuto giusto che fosse necessario “sapere la verità” prima di scendere in piazza o di agitare fantasmi ben visibili in tutta l’Europa. Sono stato con i colleghi a Roma perché ritenevo giusto che il Governo avviasse, come ha fatto, una iniziativa concreta per conoscere la verità sul contenuto della nave.

I pescatori sono stati costretti a disfarsi del pesce. Il turismo ha già registrato cancellazioni per la prossima estate. Il terrorismo eco-psicologico ora deve terminare. C’è bisogno di azioni concrete per intervenire, in silenzio, laddove ci sono problemi ambientali per il bene del nostro mare, per il bene dell’industria del turismo così distrutta anche dalla stessa classe dirigente regionale che pur di dare addosso al Governo nazionale ha affondato un intero territorio che ha considerato solo terreno di battaglia politica, e verso il quale forse non prova alcun interesse.

Il lieto fine di questa storia – conclude Russo – è stato frettolosamente rivelato in poche righe, tra le
notizie brevi dei giornali. E c’è ancora chi continua ad agitare i fantasmi della radioattività. Siamo preoccupati. Nella nostra Regione si deve e si può cambiare».

Mario Russo

Consigliere provinciale del Pdl