Cosenza :: La Cisl si schiera con i lavoratori dell’Ente Fiera.

COSENZA :: 21/07/2012 :: La Cisl lancia un grido d’allarme per il dramma che stanno vivendo da ben due anni i lavoratori dell’Ente Fiera di Cosenza. E’ dal luglio 2010 che i dipendenti hanno ricevuto l’ultimo stipendio e ad oggi non si vedono vie d’uscite. Tonino Russo, segretario generale dell’Ust di Cosenza e Ugo De Rose, segretario della Funzione Pubblica stigmatizzano il comportamento della Regione Calabria che ha sin dal lontano marzo 1993 riconosciuto l’Ente come personalità giuridica pubblica con un apposito decreto del presidente della Regione ai sensi della Legge Regionale 24.07.1991 n. 11, avocando a sè la gestione di controllo nominando propri rappresentanti negli organismi.

Lunga è la storia dell’ente. L’Ente Fiere di Cosenza, adeguando il proprio Statuto alla normativa vigente, è divenuto un Ente pubblico controllato dalla Regione – strumentale per il perseguimento di quelle finalità pubbliche di valorizzazione delle attività fieristiche attribuite per legge alla Regione, – la quale, nel tempo, ha provveduto alla nomina dei Presidenti dell’Ente stesso, dei rappresentanti della Giunta regionale nel Consiglio di Amministrazione, dei Presidenti del Collegio dei Revisori dei Conti, nonché del Segretario Generale.

In seguito ad irregolarità e carenze gestionali nonché ai sensi della L.R. n.11/1991, con deliberazione n.13 del 23.01.2004 la Giunta Regionale ha proceduto allo scioglimento degli organi statutari ed alla nomina del Commissario straordinario, nella persona del dott. Domenico Pecoraro, incarico formalizzato con D.P.G.R. n. 41 del 19.03.2004 e con D.P.G.R. 172 del 14.12.2004 prorogato sino al 3 1.12.2006. Con delibera di Giunta Regionale n. 863 del 07.10.2005, per la seconda fase programmata della gestione commissariale, veniva designato, quale Commissario straordinario, il dott. Francesco Savastano e sub-commissari Angelo Forte ed Emilio De Bartolo. Con DPGR n.84 del 20.04.2009, è stato rinnovato l’incarico di Commissario straordinario al dott. Francesco Savastano con la nomina di due nuovi sub-commissari: Massimo Colla e Antonio Torsello.

I compensi per gli incarichi commissariali vanno a gravare sui pertinenti fondi del bilancio dell’Ente Fiera di Cosenza. “Il ruolo del Commissario – dichiarano i due segretari della Cisl – deve essere il rilancio della struttura o in casi estremi lo scioglimento. In tutti questi anni la Regione non ha fatto nè l’uno nè l’altro a fronte di lauti compensi agli incaricati.

Non si può commissariare un ente e lasciarlo in stato comatoso, perché se al limite l’Ente Fiera fosse stato sciolto i lavoratori avrebbero beneficiato degli ammortizzatori sociali. Mentre la giunta Scopelliti ha adottato criteri diversi per altri enti fiera della Regione e tutelato altri settori in crisi per il personale di Cosenza questo sciagurato atteggiamento non consente a 13 famiglie di vivere dignitosamente e percepire lo stipendio. Più tavoli regionali sono risultati ad oggi infruttuosi, ultimo quello del 3 maggio scorso tenutosi presso l’assessorato al Bilancio e Patrimonio della Regione Calabria alla presenza dell’assessore al Bilancio Giacomo Mancini, dirigenti di settore e per la Cisl i segretari generali Usr e Ust Tramonti e Russo.

Per Mancini pur non essendo la Regione direttamente competente in merito, prospetta la possibilità di trovare soluzione  al problema. Ad oggi però – dichiarano i due sindacalisti – non si è dato seguito agli impegni assunti a quell’incontro.
Si chiede, pertanto, che la Regione:

1) provveda alla nomina del nuovo commissario (l’attuale è scaduto e si è dimesso più volte, continuando tuttavia ad assicurare la gestione ordinaria);

2) reperisca con urgenza i fondi necessari per corrispondere le mensilità pregresse ai dipendenti dell’Ente;

3) riprenda ad erogare il contributo annuale alle spese di gestione dell’Ente Fiere, anche per ripianare la difficile situazione finanziaria attuale;

4) adotti qualsivoglia altro adeguato provvedimento, ivi inclusi la messa in liquidazione del suddetto Ente ed il trasferimento del personale nell’organico della Regione Calabria.

La Regione non può sfuggire alle proprie responsabilità istituzionali e soprassedere all’infinito su una gravissima situazione che, invece, esige dalla Regione stessa una soluzione celere, definitiva ed adeguata proprio in conformità agli obblighi normativamente previsti ed evidenziati. Per questo concludono Russo e De Rose – chiediamo – per tramite la Prefettura di Cosenza,  di attuare con urgenza un tavolo di confronto con la Regione Calabria per porre fine a questa complicata vicenda”.