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Diamante :: Fermare lo scempio alla Guardiola.

DIAMANTE :: 11/07/2009 :: E' vero abbiamo visto di peggio. Colline spianate, alberi tagliati,case sulle spiagge, ma la profanazione della nostra scogliera questo mai. La vedremo ancora di più se mai inizieranno i lavori del mega porto e sarà sotto gli occhi di tutti. Sparirà lo scoglio "da luna" ed altri scogli storici.

Ma la mitica scogliera della Guardiola  già profanata per la prima volta negli anni 70 con la costruzione di una condotta fognaria abusiva , non era mai stata toccata. Vengono scienziati dall'America per studiarla. E' unica dicono, è fatta di pietra blu, geologicamente introvabile in qualsiasi parte del mondo. E noi? ci facciamo costruire sopra una vendita di bibite, un chiosco balneare, che produrrà solo immondizia e feste notturne. La scaletta sulla scogliera è quanto di peggio si potesse immaginare. Non lo ha fatto nessuno in 50 anni di storia turistica a Diamante e  Cirella. Anzi lo voleva fare un albergo a Cirella una decina di anni fa e gli fu impedito. Una decina di anni fa si voleva aprire un chiosco sulla panoramica di Cirella e ne venne bocciato il progetto per difenderne l'integrità. Ora tutto è possibile. Nonostante la soprintendenza di cosenza sia stata avvertita in tempo da noi ambientalisti questa non è intervenuta. Anzi sia il Comune che la capitaneria di porto hanno anche dato un corridoio nel mare antistante, la scaletta  per l'attracco di barche a motore inserendolo nel piano spiaggia con il lotto n. 50. Per inquinare ancora di più il nostro mare, per disturbare la nostra flora e fauna, per estirpare ancora di più la nostra Posidonia con ancoraggi. Vorremo che i cittadini sensibili si rendessero conto che non sono solo i depuratori ad inquinare, ma anche queste centinaia e centinaia di barche a motore sparse per tutto il nostro territorio che per due mesi scorazzano dalle nostre spiagge all'Isola di Cirella come se fosse tutto un grande Luna park e non un mare da tutelare, difendere, vedere e vivere come risorsa.  Ancora una volta chiediamo di intervenire a tutte le autorità preposte, da quelle comunali a quelle sovra comunali perché si riporti tutto allo stato dei luoghi passato e la scogliera possa ritornare alla sua integrità eliminando sia la scaletta che il corridoio marino, oltre naturalmente a tutte le opere in cemento che la struttura madre ha creato sulla parte antistante la scogliera stessa. E' possibile questo? Almeno questo, come atto di pietà verso una natura oramai ridotta al lumicino?

Francesco Cirillo