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Praia a Mare :: Ospedale: chiusura per due reparti.

PRAIA A MARE :: 30/07/2008 :: La chiusura repentina e veloce dell’ospedale di Praia a mare ha lasciato basiti tutti. E’ stata una chiusura inaspettata e quanto mai ricca di colpi di scena soprattutto se pensiamo al fatto che molte donne ricoverate presso il reparto di Ginecologia sono state spostate nel vicino presidio di Cetraro, non pronto ancora per ospitare le gestanti. La cosa che ha fatto più rabbia è che a queste sia stato dato un vero e proprio ultimatum, 15 minuti appena per sgombrare e per raggiungere il nosocomio cetrarese con mezzi propri.

Sulla faccenda è intervenuto anche l’esponente della maggioranza praiese Francesco Senatore che ha chiesto “chi non ha vigilato sui primari, i dirigenti e i responsabili dei vari dipartimenti?  Non serve alla gente la sanità dei clientes, delle promozioni e delle assunzioni dei parenti. Inoltre, perché a Praia ci sono ottimi numeri in tutti i reparti mentre solo ginecologia è andata a picco? I cittadini infuriati chiedono l’immediato azzeramento di questa sanità e dei suoi responsabili”. Secondo il consigliere i problemi mai risolti sono da accreditare alle “Convivenze e alle collusioni con le strutture private, liste di attesa interminabili nonché l’incapacità di creare un centro automatizzato per la gestione di queste. Questa devastazione che continua da anni su di un territorio abbandonato, ci fa chiedere dove sono finiti i soldi, nonché i rappresentanti politici dell’alto tirreno”. Anche il gruppo della Gioventù Italiana di Tortora ha voluto manifestare la propria solidarietà, il responsabile del gruppo Elio Lettieri con una nota dichiara “i reparti di pediatria e ginecologia sono stati ormai chiusi. I cittadini sono stati messi da parte, l'opinione pubblica non è stata consultata nemmeno per pura curiosità dagli enti che hanno emesso la delibera nella quale si stabilisce l’accorpamento dei reparti di ginecologia e pediatria di Praia all'ospedale di Cetraro. Ginecologia e pediatria due reparti che possono essere definiti senza esagerare FONDAMENTALI per la vita di un paese sono stati eliminati costringendo la popolazione, che fino a poco tempo fa aveva questi servizi "dietro casa" , a recarsi in un’altra sede.Gioventù Italiana ( tortora) esprime con queste parole il dissenso nei confronti di questi atti, ingiusti perché sintomo di degrado (al massimo si ci aspettava l'aggiunta di altri due reparti) e ancora più ingiusti perché le decisioni sono state ancora una volta prese dall'alto senza alcun consenso o consulto cittadino. La gente comprenda che quanto è avvenuto è uno scippo giustificato con il bisogno dell’efficienza, mentre maschera una diatriba tra pubblico e privato, clientelismo e politica, connubi cari alla Calabria. Ma tante parole non servono assolutamente a nulla se la popolazione del comprensorio non reagirà. Rimanere impassibili davanti a chi ha deciso “per noi” vuol dire darla vinta ai soliti affossatori di turno che con la burocrazia, le leggi dei numeri e delle X altro non fomentano se non la solita politica dei “compari, dei comparielli e di patron mazzetta”.

 

Martino Ciano