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Scalea :: La Scossa: dov’è il Partito Democratico a Scalea?

SCALEA :: 06/03/2010 :: Nessuno sa dove si sia cacciato il Partito Democratico a Scalea. Sembra inabissato. Eppure piacerebbe conoscere a tutti  le sue posizioni politiche e la lista che sostiene in questa competizione amministrativa. Sappiamo che è una decisione ardua e coraggiosa dirlo, soprattutto perché parte dei suoi dirigenti si è candidata in due schieramenti diversi di “centrodestra”, provenienti dall'amministrazione uscente.

Infatti il presidente del partito, Pino Forestieri, insieme al consigliere comunale uscente Mimmo Introini ed altri esponenti dello stesso partito, compongono la lista del vicesindaco, tuttora, in carica, Mauro Campilongo. Invece, Angela Riccetti, dirigente provinciale, insieme all'altro consigliere uscente, Maurizio Ciancio, sono candidati con la lista formata da Mario Russo e capeggiata da Pasquale Basile, insieme a Giuseppe Forestieri, attuale assessore, nonché coordinatore locale del Partito delle Libertà. Considerato che in diverse altre realtà, come ad esempio a Cetraro e a Grisolia, il partito ha fatto chiarezza sulle divisioni interne, chiediamo al dirigente regionale del PD, Pietro Midaglia, come mai per la situazione di Scalea ciò non accade? Oltre alle posizioni ideologiche promiscue, come fanno gli esponenti del suo partito ora a sostenere scelte dell'attuale maggioranza fino a ieri criticate su ogni mezzo di comunicazione? Come giustificano al loro elettorato l'appoggio che danno agli amministratori uscenti che, fra l’altro, non molti giorni fa hanno anche bocciato, in Consiglio Comunale, le osservazioni al Piano Strutturale Comunale che il Partito Democratico aveva presentato e quindi a rinnegare la posizione assunta sul sito del porto? Chiediamo al Partito provinciale e regionale dei democratici di fare chiarezza, perché, pare, che su questa forza politica la popolazione di Scalea aveva fondato le speranze del cambiamento per un'inversione di rotta del modo di amministrare questa città. Non riusciamo, infine, a capire le motivazioni che hanno spinto il segretario del Partito a Scalea, Massimo Sisinno, a rompere con la coalizione delle forze di centrosinistra e le associazioni con cui aveva iniziato un percorso politico per l'alternativa, soprattutto quando queste ultime avevano sposato quasi interamente e condiviso il programma del suo partito, riconoscendone il ruolo di coordinatore.

Il Presidente dell’associazione La Scossa

Antonio Pappaterra