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Scalea :: Solidarietà agli operatori del centro di riabilitazione Aias.

Un punto fermo nel territorio che non può essere cancellato

SCALEA :: 14/11/2011 :: «Il Centro medico di riabilitazione gestito dall’Aias rappresenta da anni un punto fermo nel settore per tutto l’alto Tirreno cosentino». Il sindaco di Scalea e l’Amministrazione comunale, dopo la manifestazione dei giorni scorsi, sottolineano l’importanza del presidio per i portatori di handicap e per le famiglie.

«E’ con tale convinzione – aggiunge il sindaco Pasquale Basile – che ci sentiamo di continuare a sostenere il Centro di riabilitazione con la solidarietà che un ente, ma anche gli stessi cittadini dell’area, devono a chi opera con professionalità e competenza in un settore difficile. Chiediamo, pertanto, agli enti competenti di porre fine alla situazione di incertezza che domina il settore.

Nel nostro territorio, è bene sottolinearlo, è necessario favorire il mantenimento di un Centro dedicato alle fasce più deboli della popolazione. Il settore della riabilitazione, in questo caso quella privata che sostituisce egregiamente il pubblico, va necessariamente sostenuto per garantire ai 287 pazienti e anche ai 60 in lista d’attesa la necessaria assistenza.

Si eviterà così la migrazione sanitaria verso altre regioni che, come è noto, pesa sulle casse della Sanità calabrese. Non si può lasciar svanire un importante punto di riferimento che da venti anni presta supporto medico, specialistico e soprattutto umano a chi soffre». La Giunta comunale era già intervenuta precedentemente sottoscrivendo una delibera con la quale si denunciava lo stato di disagio per i cittadini che usufruiscono del servizio. Già a settembre veniva sottolineato il rischio di un possibile aumento della migrazione sanitaria verso altri istituti di ricovero fuori regione.