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Praia a Mare :: Ospedale: Praticò, evitare le battaglie ideologiche.

PRAIA A MARE :: 25/09/2010 :: Dobbiamo evitare che le iniziative sulla sanità diventano una battaglia ideologica. Dobbiamo avere la capacità d incalzare il Presidente Scopelliti definendo un’alternativa credibile e ambiziosa che pone questo territorio nelle condizioni di sapersi misurare con la realtà e con i veri problemi. Per risolvere gli atavici problemi della sanità non basta affermare che “il piano di rientro sanitario in Calabria deve essere attuato pur se” prevede la chiusura di alcuni ospedali, e che sono la “conditio sine qua non” per assicurare ai calabresi una sanità sostenibile. Ciò non é possibile se si appronta un piano di rientro spendendo soldi pubblici senza sapere a quanto ammontano le spese?

La chiusura degli ospedali quale economia porterà all’ASP e alla Regione Calabria, atteso che non è dato conoscere la reale entità della spesa.

Il debito delle ASP accertato è di 800 milioni di Euro che con l’aggiunta dei debiti relativi alle ASP di Reggio Calabria e di Cosenza arriva a 2,4 miliardi di Euro. Cosenza e Reggio sono i due casi limite della sanità calabrese. A Cosenza si sta per definire il bilancio dell’anno 2008 e ancor prima di completarlo viene definito illegittimo. A Reggio dopo vari mesi di lavoro da parte dei commissari contabili non sono riusciti a quantificare il deficit delle loro aziende.

Se è vero che il Piano di rientro è quello concordato dalla Giunta Loiero con il Governo centrale, le affermazioni del Presidente Scopelliti  non possono essere ritenute soddisfacenti per nessuno quando afferma che sotto la sua Giunta non è stato inserito alcun elemento di novità “perché qualsiasi modifica avrebbe comportato la ridefinizione e ridiscussionecon i tavoli del Governo nazionale”.

E’ possibile che a pagare ora sono solo ed esclusivamente quegli ospedali che i conti li hanno sempre presentati e sono stati trasparenti e per questo vengono puniti; vedi ospedale di Praia a Mare, caso unico in Calabria, che tra la spesa ospedaliera vede inserita anche la spesa del personale dell’assistenza domiciliare integrata. A che livello scenderebbe la differenza tra costi e ricavi dell’Ospedale di Praia se venissero detratta questa spesa impropriamente aggiunte nei costi ospedalieri?

Non và sottaciuto che l’Ospedale di Praia a Mare, nonostante la classificazione e la posizione strategica di Frontiera, collocato a nord dell’Alto Tirreno Cosentino, al confine con la Basilicata e a ridosso della Campania, è stato già oggetto di interventi di razionalizzazione, che ha provocato un danno per l’economia aziendale per mancati introiti e per il cittadino che non ha potuto usufruire di certi servizi con il risultato di incrementare viceversa la migrazione sanitaria (e quindi la spesa) verso le vicine regioni Basilicata e Campania, vanificando la possibilità di aumentare quel tasso di mobilità sanitaria attiva, peraltro certificato dalla Regione Calabria col piano sanitario regionale.

Praia non può pagare gli errori della sanità calabrese. Occorre un impegno da parte del Presidente della Giunta regionale, degli Assessori, nonché da parte di tutte le forze politiche presente nell’Assise Regionale, perché si passi subito alla modifica e alla rimodulazione dell’esistente piano di rientro, anche se comporterà una nuova ridefinizione e ridiscussione con i tavoli del Governo nazionale”.

In presenza di tanto ogni ospedale deve assumere impegno che da subito si procederà ad ottimizzare la spesa tagliando gli sprechi e, potenziando le entrate, aumentando il tasso di mobilità sanitaria attiva. Questa è il messaggio che Praia a Mare e tutto il territorio dell’Alto Tirreno Cosentino trasmette al Presidente Scopelliti per farsi carico di questa realtà con il Ministro della salute che sarà ospite della Regione Calabria nella giornata del 29/12/2010 per discutere le tematiche del Piano di rientro in questione.

 Il Gruppo “Praia Città d’Europa”, la società civile del comprensor
io dell’Alto Tirreno Cosentino, nel condividere la linea della pacatezza e della discussione, intrapresa da parte del Sindaco di Praia a Mare e dei Sindaci del comprensorio, si aspetta dal Presidente della Giunta Regionale, dagli Assessori, e da parte di tutti i Consiglieri Regionali presenti in seno al Consiglio, un impegno politico-programmatico chiaro, forte, concreto, inequivocabile ed urgente teso alla salvaguardia delle sorti dell’Ospedale di Praia a Mare, attraverso la rimodulazione del piano di rientro.