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Scalea (Cs) :: Aviosuperfice: amarezza per la politica regionale.

SCALEA :: 15/02/2008 :: Il presidente dell’ Associazione Carpe diem, Francesco Saverio Di Lorenzo, esprime amarezza per la politica regionale in merito all’aviosuperfice di Scalea. I primi progetti circa la costruzione di un aeroporto nella cittadina altotirrenica risalgono agli anni’60.  Molti vacanzieri che soggiornano nella costa avrebbero pensato di raggiungere la cittadina altotirrenica mediante una nuova via di comunicazione, che non è la Salerno-Reggio Calabria o la linea ferroviaria sempre più abbandonata per le precarie condizioni e per le scarse fermate effettuate a Scalea.

Dopo le previste autorizzazioni rilasciate dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, l’aviosuperficie di Scalea avrebbe dovuto ospitare aerei da 19 posti-passeggeri. I rappresentanti della società Idroscaloturismo, nella persona dell’ingegnere Alberto Ortolani, hanno reso operativa l’intera struttura ed avevano anche previsto collegamenti con gli aeroporti di Napoli-Capodichino e di Roma-Ciampino, non solo per il trasporto merci ma anche per passeggeri. Nei giorni scorsi l’assessore regionale, Luigi Incarnato, è stato a Scalea, ospite di un convegno, per parlare di infrastrutture e aviosuperfice. “Francamente mi fa sorridere l’incontro dell’assessore regionale Incarnato con i sindaci dell’alto Tirreno cosentino in merito all’aviosuperficie di Scalea. E’ un sorriso amaro scaturito dalle dichiarazioni che sono state riportate dalla stampa locale che ne ha enfatizzato l’evento registrandolo come un fatto eccezionale, quasi decisivo”. E’ quanto afferma  il presidente  dell’Associazione onlus Carpe Diem di Scalea, Francesco Saverio Di Lorenzo, che aggiunge “Incarnato ha dichiarato che è la prima volta che mette piede sulla pista costata ben 26 miliardi delle vecchie lire e completata da tempo, fatto, anche questo, eccezionale. E che il suo sopralluogo è mirato a rendersi conto di che di tipo di struttura si tratta, non avendola mai vista. Ma stiamo scherzando? L’Assessore ai Lavori Pubblici, la massima autorità regionale in tema di lavori pubblici, afferma candidamente, con “non-chalance”, di non conoscere nulla sulla vicenda dell’aviosuperficie di Scalea. Viva la sincerità, viva la faccia!  Non è una novità, ormai, che la Calabria sia amministrata in tal senso. Chi governa questi servizi pubblici, chi sono i responsabili della fallimentare azione in Calabria?”. “In tal senso – conclude Di Lorenzo – sono illuminanti le dichiarazioni del Prefetto Achille Serra in tema di sanità calabrese. Ora si parla di “istituire un tavolo che sviluppi un programma, cito testualmente, di collegamento calabrese che ritorni in una concezione moderna all’uso della rete ferroviaria con le metropolitane di superficie. E continua dicendo “se il Tirreno riesce a mettersi in rete riusciremo a creare una mobilità diversa dal passato”. E’ il politichese di sempre che nessuno capisce.  Ho timore che anche in questo caso, si giochi a rinvii che fanno comodo a chi deve decidere, ma non sa come”.

Emilia Manco